Casa Andreatta – Andreatta House

Presentazione del libro

Paco Roca, Rughe.

AULA PACIS del IV Circolo didattico di Latina.

Un grande evento. L’Autore spagnolo accolto nella scuola pontina da un’incredibile onda di entusiamo.

di Sergio Andreatta

Quando il trentottenne di Valencia, famoso disegnatore di fumetti, è entrato stamattina nell’Aula Pacis del Quarto Circolo Didattico di Latina, è stato accolto dal più caloroso degli applausi dagli alunni delle quinte della Carlo Goldoni dimostrando subito di… lasciarsi emozionare un po’. Ad accoglierlo c’erano il dirigente scolastico, prof. Sergio Andreatta, e le numerose insegnanti accompagnatrici delle classi tra cui le due oriunde spagnole, Carmen e Manola Del Signore, in funzione di interpreti. Il famoso disegnatore era accompagnato dal suo manager editoriale, il pontino Emanuele Di Giorgi di Tunuè, che gli ha pubblicato le sue due ultime opere “Il faro” e “Rughe” che viene oggi a presentare. Paco Roca ha scelto il suo linguaggio preferito, il fumetto, per parlare in modo originale e a suo modo di quell’irreversibile malattia che è il morbo di Alzheimer. E per documentarsi meglio, dirà rispondendo alla domanda di un attento alunno delle elementari, è stato per sei mesi in una casa di riposo per anziani, ha intrecciato relazioni, ha vissuto emozioni familiari, ha colto spunti  fermandoli su taccuino, ha schizzato figure e scene significative su foglio, per non dimenticare, per riutilizzarle in seguito e ha cominciato a pensare ad una sua story-board. Un anno di lavoro gli ci è voluto per “Rughe”, nella versione italiana edito da Tunuè di Latina. Nel libro pulsa la vicenda umana di Emilio, ex direttore di banca, colpito dal morbo e consegnato dalla sua famiglia ad una residenza sanitaria per anziani. E dalla testa di Emilio, come scoperchiata, sfuggono fin dalla copertina i ricordi di una esistenza perché sta svanendo progressivamente, vuole significare il disegnatore compassionevole, con la memoria la stessa vita, si presume, di qualche suo familiare. Disperato appare il tentativo di Emilio, confortato da Michele (il padre dell’Autore) di resistere al male per non vedersi relegare all’ultimo piano della clinica, dove vengono trasferiti quelli del «non ritorno»… Una storia molto attuale, quello di «Rughe», trattata con garbo e commozione, ma anche con una vena di umorismo da Paco Roca. Il fumetto «Rughe» parla del problema valendosi di un abile gioco di segni e colori, con un’impronta disegnografica che si potrebbe definire “retrò”. E si rintraccia nell’immagine molto curata un senso di nostalgia e di rimpianto per l’irreversibile caduta del tempo, per il “panta rei” che avvolge come un vestito, che portandolo si usura, l’esistenza di tutte le persone. L’Autore è in questi giorni in Italia per presentare il suo bel libro, un’opera già vincitrice di numerosi premi. Questa mattina alla Scuola primaria Carlo Goldoni di Latina da me diretta, al termine del lungo incontro ho dovuto sottrarlo con una certa forza dall’abbraccio  

asfissiante di centinaia di alunni che lo assaltavano nella speranza di potersi portare via, come reliquia, un piccolo disegno o almeno un suo autografo come ricordo. Perchè questo libro? «Dicono che quando ti guardi nello specchio –  aveva risposto in precedenza – tu cominci ad assomigliare a tuo padre, ti stai facendo grande. La mia immagine riflessa inizia a somigliare a mio padre, e mio padre assomiglia al ricordo che io conservo di mio nonno.  Forse per questi motivi, vedendo anche mia madre, donna un pò presuntuosa, che si è appena comprata con un certo imbarazzo il suo primo bastone da passeggio, ho deciso di scrivere una storia sugli anziani e ho iniziato così a raccogliere gli aneddoti sui genitori e i familiari anziani dei miei amici». E perché non ci sia nessun tipo di equivoco con le parole Paco Roca disegna in diretta, lì per lì, per i bambini dell’Aula Pacis su cinque grandi tavole alcuni personaggi di Rughe (Emilio, il Padre, la Madre, ecc…). “Quale sarà il prossimo lavoro?”. “Sto pensando di scrivere e disegnare qualcosa sul destino dell’uomo”. Un bell’impegno artistico, non c’è che dire.

Il prof. Sergio Andreatta ha ringraziato l’autore di questa interessante “storia disegnata” per lo spirito di umanità e solidarietà che rappresenta e dissemina intorno ma anche per aver offerto ai ragazzi, insieme all’editore, un’occasione per pensare che nel proprio futuro, crescendo, può trovare spazio la creatività, nella forma artistica di Paco Roca o in quella imprenditoriale dell’attivo Emanuele Di Giorgi di Tunuè. (Testo e foto a corredo di Sergio Andreatta).