Carissimi Amici dell’Associazione Arcobaleno
e della mia Parrocchia di San Francesco di Borgo Bainsizza (Lt).
Stefania (Pegorin) mi ha comunicato l’iniziativa dell’evento del 21 marzo, Festa del Papà, un’ occasione per ricordare anche la mia Missione.
Ve ne sono profondamente grata. Poco o tanto, quello che raccoglierete ha per me un immenso valore e significato perché mi aiuta a coprire delle necessità urgenti che si presentano ad ogni piè sospinto e a cui, a volte, con tristezza non possiamo dare una risposta positiva. Diventate così anche Voi partecipi della nostra Missione: partecipi del lavoro, dei risultati, del premio che Dio regala a chi si accorge che nel mondo vi sono persone bisognose e si solidarizza per farle camminare e crescere.
I miei progetti abbracciano il campo dell’educazione e della salute, già lo sapete.
“Tutto è gratuito!”, dice la politica dello Stato, però per iscrivere un bambino alla Scuola dell’ Infanzia ci vuole la carta d’identità che costa dai 6 ai 20 dollari a seconda dell’età del bambino.
E’ necessario comprare l’uniforme, il materiale scolastico, lo zaino o qualcosa di simile per trasportare il materiale. Poi è la Stato che assegna la scuola e, se questa è lontana da casa, i genitori devono pagare l’autobus ogni giorno.
“Io ho 5 figli, mi chiamo Maria Katerine, il loro papà ci ha abbandonato e non sappiamo neanche dov’è. Si è dimenticato di noi. Come faccio? Lavoro come lavandaia due volte la settima in due famiglie e guadagno dai 14 ai 20 dollari la settimana, sto cercando altro lavoro, ma è scarso. Devo pagare 20 dollari d’affitto al mese. Dobbiamo mangiare. Mi resta poco per mandare i figli a scuola. Tutt’al più ne posso mandare uno o due, se lei mi aiuta” .
“I genitori sono partiti per il Chile in cerca di fortuna e non si sono più fatti vivi. Mi hanno lasciato i loro tre bambini. Io sono la nonna materna, Teresa, e ho ancora 3 dei figli miei minorenni da mandare a scuola. Come faccio? Io preparo cibo e lo vendo sulla porta di casa ai passanti. A giorni mi va bene, a volte no”.
Questi, e tanti altri simili, sono i casi delle persone che bussano alla mia porta in cerca di aiuto.
E anche nella salute tutto é gratuito:“L’Ospedale civile dà tutte le medicine gratis”, dice il Governo …
All’ora della verità quello che trovi nella farmacia dell’Ospedale è solo paracetamolo e diclofenac. Il resto, se ne hai bisogno, devi comprarlo in una farmacia particolare. Ma con che?
“Andiamo alla farmacia del Centro Medico “Madre Anastasia”, lì c’é Madre Camila che, anche se a volte dice di no, poi sempre ci aiuta, con le medicine di cui abbiamo bisogno”.
Paternalismo? Non lo so. Quando qualcuno bussa alla mia porta, non vorrei essere lì, perché il nostro bilancio termina a fine anno sempre in deficit e non abbiamo molte disponibilità finanziarie.
Poi mi domando e se la persona che bussa alla porta fosse Gesù? Non è facile dire di no a Lui. Allora mi alzo apro la porta, faccio accomodare la gente e cerco di ascoltare con il cuore. E poi se posso aiuto con il 30, il 50 o il 100 per cento della ricetta medica.
Questi gesti li posso fare perché so che ci siete voi e tanti altri come voi che ci vengono in aiuto: “Date e vi sarà dato!”, dice Gesù.
Una delle cose belle che ha detto Papa Francesco nel messaggio per la Quaresima 2015 è stata quella del “pericolo della globalizzazione dell’ indifferenza, malessere che devono affrontare anche i cristiani. É una delle sfide più urgenti e per questo abbiamo bisogno del grido dei profeti che alzino la loro voce e ci sveglino. Dio non é indifferente al mondo” .
So che voi siete già svegli e lo dimostra la vostra iniziativa. Grazie, Amici! Grazie all’ Associazione Arcobaleno, sempre sveglia.
Un grazie particolare anche a don Orlando e a don Bruno (Fraulin). Che il Signore benedica il loro spirito missionario. E a tutti Voi, presenti all’iniziativa, un abbraccio affettuoso e fraterno. Che il Signore vi benedica!
Sr. Camilla Andreatta
Missionaria Comboniana in Ecuador