Incontro conviviale di beneficenza.
Datti una mossa 4
Nella grande sala del Ritrovo di Borgo Carso, dove i sostenitori di Madre Camilla missionaria comboniana in Ecuador questa sera sono ritornati per il IV “Datti una mossa”, c’è davvero tanta gente. Almeno 500 sono le persone al tavolo accorse rispondendo all’appello lanciato dall’Associazione Arcobaleno e da Top Dancing di Latina. Tra i più attivi promoter di questa significativa manifestazione, che cade in coincidenza e sovrapposizione della serata di Halloveen e che si qualifica come uno degli appuntamenti più tradizionali della solidarietà pontina, c’è la famiglia Cenci, Riccardo, Annamaria e Luana. Uno spirito buono, solidaristico, aleggia nelle sale del locale diffondendosi con le vivaci note dell’Orchestra Redini e di tanti altri artisti, bravi interpreti canori e motori tra cui non si possono certo dimenticare, se non facendo un torto immeritato, i tanti giovanissimi ballerini, dai cinque anni in su, che frequentano tutte le specialità di danza della nota scuola di Latina diretta da Simone Seccafien. Si è ritrovata così tanta gente, soprattutto dai Borghi dell’Ovest di Latina, (Madre Camilla Andreatta è infatti di Borgo Bainsizza) ma anche dagli altri e dal capoluogo, dove ormai le adozioni a distanza dei niños morenitos di Esmeraldas hanno
raggiunto il ragguardevole numero di più di 110 (oltre 500 in tutta Italia). E ci si ritrova insieme per stare bene qualche ora con familiari e amici intorno all’idea, continuamente riproposta in sala da un video dalla missione, di essere di aiuto a qualcuno senza mezzi esistenziali ed educativi sufficienti e di “comportarsi umanamente… in prima persona, con passione e dove è possibile, liberi e indipendenti da strategie e programmi” come scrive Camilla in una lettera all’Associazione. E c’è anche un collegamento telefonico con lei che mette in risalto il grande contributo offerto da questa manifestazione, nata quasi per caso quattro anni fa in sua presenza, per la pastorale educativa di tanti bambini altrimenti abbandonati a se stessi in strade pericolose. Sostenuti nello studio, alcuni arrivano fino all’università. Gli aiuti sono diretti anche agli ammalati del Centro Asistencial “Madre Anastasia” del Vicariato Apostolico di Esmeraldas che la suora comboniana dirige. E per un’aggiunta di trasparenza ecco la stessa Madre inviare il rendiconto dei 12.250,00 dollari raccolti nella manifestazione dell’anno scorso. 5.411,18 sono andati al sostegno scolastico di bambini e ragazzi senza mezzi (85 delle elementari, 36 delle medie, 16 liceali, 5 universitari), ma anche in aiuto di 8 niños diversamente abili (sordomuti) inseriti nell’Istituto di Educazione Speciale “Juan Pablo”. Con il Progetto “Vaso Rotto” si sostengono i diversamente abili (34 bambini e 54 adulti) per 6764.00 dollari ma contemporaneamente anche 10 anziani ricoverati nel Cronicario dei Fratelli di San Josè Benito Cottolengo. Se faccio la domanda a qualche bambino tra i molti che si destreggiano con padronanza nel ballo e gli chiedo perché sei qui, mi risponde subito per divertirmi ma, come una palla che senza pause rimbalza, immediatamente dopo aggiunge per aiutare un altro bambino lontano lontano e che non ha niente di suo. E già! Intanto gli organizzatori pensano al “Datti una mossa 5” del 2009 quando Madre Camilla ritornerà in Italia dopo quattro anni di assenza. “Continuate – questo è il messaggio che affida ai presenti – anche se il mio impegno più che con voi è con i problemi, le necessità impellenti, i drammi che sorgono ad ogni piè sospinto nel mio ambiente ecuadoriano”. Molte persone, durante il convivio, si sono accostate al punto-informazione tenuto dalla prof. Rosamaria Pirri per saperne di più o, magari, impegnarsi per un’adozione a distanza o per altre forme di carità consapevoli che, come ha scritto Honorè de Balzac “La carità che non costa niente il cielo l’ignora”. Sergio Andreatta
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