Dopo la Provincia anche il Comune di Latina si appresta a fare la sua proposta di dimensionamento scolastico. Invitati ad avanzare le loro proposte e ad esprimere i loro pareri in merito, alla fine, i dirigenti scolastici del capoluogo pontino non hanno concluso nulla.
Entro due giorni avrebbero dovuto elaborare una loro piattaforma da proporre all’attenzione della Giunta Comunale.
I dirigenti delle Direzioni didattiche, degli Istituti Comprensivi e delle Scuole Medie della Rete si sono riuniti questa mattina nel Teatro A.Ponchielli della S.M.S. A.Volta dove hanno discusso per tre ore, mediando tra criteri e proposte varie emerse ma non stilato, alla fine, quel documento scritto di proposta unitaria che si richiedeva come necessario, convinti anche alcuni che, alla fine, il Comune “non sarebbe stato tanto a sentire noi tecnici ma avrebbe continuato a seguire le proprie logiche elettorali… in-dipendenti”.
Come già nel 2000 per l’entrata in vigore dell’autonomia scolastica.
Un dimensionamento reale e non clientelare, è stato ribadito, dovrebbe essere invece finalizzato, attraverso provvedimenti di razionalizzazione, all’erogazione di un servizio di istruzione di qualità, collocando ogni dirigenza al centro di un bacino di utenza con parametri minimi e massimi previsti dalla norma, rispettivamente tra i 500/900 alunni.
Per un tentativo di razionalizzazione non sono mancate, in verità, proposte interessanti, seppure da approfondire in uno studio non soltanto proiettato sulla statistica degli iscritti, come quella della dirigente del VI Circolo “C.Caetani” per un polo scolastico unico a Latina Scalo, quella dell’I.C. don L.Milani che ha accennato ad un dimensionamento coerente col P.O.F., della dirigente della S.M.S. M.Corradini, scuola in crisi di numeri, per il rigoroso rispetto dei parametri di sicurezza a impedire altrove iscrizioni in soprannumero, della dirigente dell’I.C. G.Giuliano per il calmieramento e il riequilibrio delle iscrizioni, del dirigente del V Circolo “Piccaro” per la messa in discussione, qualora serva, anche dello stesso numero delle attuali dirigenze, della dirigente dell’I.C. A.Manuzio per un riequilibrio territoriale mantenendo, invece, l’attuale organizzazione istituzionale a Latina Scalo.
In questo senso il dirigente del IV Circolo didattico “C.Goldoni” ha avanzato una sua ipotesi di riequilibrio, anche motivata con criteri di omogeneità territoriale, tendente a risolvere i problemi esistenti di numeri deficitari alla Corradini e alla Cena e, per contro, di esuberanza alla Prampolini di Borgo Podgora.
Questa in sintesi la proposta di Sergio Andreatta, con un movimento di direzione in senso orario: passaggio delle scuole di Tor Tre Ponti e B.go Faiti all’I.C. Manuzio di Latina Scalo, passaggio della Scuola di Borgo Grappa all’I.C. Giuliano per compensazione, acquisizione per compensazione da parte dell’I.C. di B.go Sabotino delle Scuole di Borgo Bainsizza (F.to Sergio Andreatta), passaggio delle Scuole di Borgo Piave alla Corradini per incremento, passaggio delle Scuole di Chiesuola e Borgo Carso alla Cena per incremento. Ma per quanto logica e abbastanza condivisa tale ipotesi, e neppure un’altra diversa, non ha trovato il coraggio della sottoscrizione di un documento. Eppure questo parere era necessario, seppure non vincolante, per l’Amministrazione comunale che dovrà formalizzare la sua proposta entro il 30 ottobre. Quasi una rassegnata rinuncia, quindi, da parte dei dirigenti scolastici pontini ad un visione anche “politica” della loro funzione pubblica. E del resto a difesa della Scuola in Ospedale era, forse, venuta dalla Rete una qualche presa di posizione contro la dirigenza della AUSL ?