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QUESTIONE MIGRANTI: una città intera come la Bologna di Prodi o la Firenze di Renzi (esattamente di pari dimensioni demografiche) si travaserà quest’anno (2015) in Italia. Noi gli apriamo tutto (è la solidarietà dovuta, dicono, specie la Chiesa), sentiamo le loro storie, le prendiamo per buone e spesso, ahimè, sono false e bugiarde, vediamo i loro bambini e subito ci commuoviamo senz’esser certi che siano i loro o magari non rapiti ad altri per uso passaporto. Sottovalutiamo facilmente il fatto che tra loro si mimetizzino criminali e terroristi. Dopo poche ore o pochi giorni sfuggono ai Centri di accoglienza per gioco e per furbizia, più spesso per una loro strategia ben studiata, non sempre le Prefetture riescono a rilevare le impronte digitali o a scattare foto da archiviare come segnaletiche d’identificazione (sarebbe una violazione dei diritti della privacy (sic!). Gli Italiani si sentono inermi di fronte a un fenomeno che non si arresterà mai da solo perché è anche un troppo lucroso business per affaristi e mafiosi conniventi con caporioni politici dell’altra sponda mediterranea. Gli arricchimenti illeciti, il moderno mercato degli schiavi, le spartizioni d’interessi sporchi chi li bloccherà? Sembrano esserci continenti alla deriva, questa è la percezione. I migranti si sottraggono quasi subito ai controlli, scappano, poi cosa faranno, come vivranno? Chi lo sa? Osservateli per le strade delle vostre città! Li vedrete brancolare senza una direzione, senza una meta, senza un fine intorno alle nostre case, riempire tutti gli spazi con sguardi spesso torvi pronti a esplodere in qualche azione poco raccomandabile. Il campionario dei reati s’ingrossa così ogni giorno a dismisura (i due senegalesi di Genova sta mattina). Il “mirabile” Trattato di Dublino li obbliga, però, a fermarsi nel paese dove danno (solo se lo vogliono) le loro impronte, ma molti di loro che non vorrebbero fermarsi nell’Italia delle scarse opportunità e le loro impronte non sono disposti a rilasciarle. Gli altri Paesi non ne vorrebbero sapere, possibilmente salvo le intese (quote ancora da ratificare) delle più recenti intese. Questa, solidale o non, è una storia che non finirà tra poco… e non sarà facilmente regolabile con questa mancante politica estera europea. Perché l’Europa politica, oltre quella monetaria, ancora non esiste… E questo è foraggio per una politica di destra razzista che tra poco ci porterà non so dove . (Sergio Andreatta, uno del PD molto incerto delle sue posizioni in merito).