Lettera di Madre Camilla Andreatta in occasione della visita del Santo Padre in Ecuador:
Esmeraldas, 9.07.2015
Carissimi,
l’esperienza di Papa Francesco in Ecuador, in “questo paese cattolico ma sempre da evangelizzare”, é stata bellissima e ha lasciato una scia di speranza incancellabile.
Gli impegni liturgici in Cattedrale mi hanno impedito di essere a Quito, nei giorni della visita papale 6, 7 e 8 luglio; martedì 7 ho dovuto celebrare un funerale in Cristo Rey. Ma ho seguito tutto al meglio.
Tra le cose belle rivolte agli ecuadoriani il Papa ha detto che sono un popolo speciale perché “il Paese é stata consacrato al Sacro Cuore di Gesú e piú tardi a quello di Maria”. Il Papa ha insistito:“Da questa consacrazione sento che viene questa grazia, questa cosa che vi rende diversi”… Mi sono rimaste impresse alcune frasi sulle quali ritornerò in seguito …
Alle famiglie: “… il buono deve ancora venire…”, ha detto con un invito alla speranza.
Ai noi consacrati: “Quello che hai ricevuto gratis dàllo gratis, per favore, non fate pagare la grazia, non chiedete soldi, che la nostra pastorale sia gratuita… Tutto quello che avete ricevuto lo avete ricevuto gratis, date dunque gratuitamente, donatevi gratuitamente”…
“Fate memoria, ricordate da dove siete venuti, il vostro ambiente, la vostra casa, la vostra famiglia… – così non avrò fatto peccato a rituffarmi in un excursus sul mio passato – Non dimenticatevi di questo e chiedete la grazia della memoria. Questi due principi, gratitudine e memoria, se li vivete tutti i giorni, vi faranno vivere con due atteggiamenti: il servizio e la gratuità”.
E ancora non si è stancato di ripeterci:“Servire, servire, servire. E non fare altro. E servire quando siamo stanchi, quando la gente ci disturba. … e chi percorre il cammino del servizio deve lasciarsi disturbare senza perdere la pazienza”.
Un invito alla gratuità, alla semplicità e all’umiltà, non all’arrivismo spregiudicato; e poi a sorridere sempre perché un cristiano é sempre contento.
E come sempre, nella sua realtà ultima e profonda, gli amori del papa, oltre che per Gesù Cristo, sono per i poveri, i bambini e gli anziani. E questa è anche la scelta concreta e personale della mia vita.
Sr. Camilla Andreatta,
comboniana in Esmeraldas