Il Presepe come si può.
Con materiali riciclati e tanta fantasia…
Se, oggi, avessero fatto il ponte i bambini non si sarebbero divertiti così tanto.
Con sbrigliata creatività gli alunni della seconda delle maestre Simonetta Furlan e Ida Borrelli della scuola C.Goldoni hanno dato colore ad una plumbea giornata di pioggia.
“Se ci fosse stato il ponte noi bambini della seconda avremmo sicuramente poltrito un pochino di più al calduccio del nostro letto, come forse era giusto, ma il fatto che non c’era al IV Circolo e la necessità dei nostri genitori al lavoro di affidarci a qualcuno ha fatto in modo che noi ci divertissimo, oggi, a costruire il presepio.
La maestra Simonetta, che aveva già in mente il suo progetto, ce lo aveva illustrato in previsione: fare il presepe senza spendere una lira, pardon un centesimo, utilizzando e riciclando i materiali di scarto che potevamo trovare in casa:
dai barattoli vuoti per i fusti delle palme ai tubetti vuoti di dentifricio per gli angeli, al cotone per le candide pecorelle, alla carta del giornale per la capanna e così via con palline, fil di ferro, veli di bomboniere e i colori di tutti i tipi.
Ma che bello spennellare!
Se ci fosse stato il ponte questo variopinto risultato… non ci sarebbe stato.
Che gioia, invece, averlo creato!
Questo è il nostro capolavoro.”
Il mio da bambino come loro, cinquant’anni fa, era fatto, invece, di pasta di pane, ingenuo, plastico, bellissimo con un solo difetto: per l’arrivo dei Re Magi tutte le statue, comprese le pecore, gli animali di stalla e di cortile, apparivano ricoperte di una barbetta di muffa verdina.
“Forse, mi dicevo, si trasformeranno per far compagnia a quei tre…barboni!
Per non lasciarli soli.”
di: Sergio Andreatta
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