29th Ott, 2007

Latina, la VII Edizione di “Athena”

Elena Farchi al Workshop con “Cuori di pietra” (F.to Sergio Andreatta)

 
 

 

 

 
 

 
 

 Conclusa la VII Edizione di “Athena”. Vetrina in Piazza della Libertà a Latina il 26.27.28 ottobre. 

 

 

Il successo di una manifestazione si misura sempre dalla presenza dei visitatori e dall’incremento delle vendite e dei contratti.

 

Ancora domenica sera c’erano così tanti visitatori che si stentava a sfilare davanti agli stands.
Evidentemente per la curiosità dell’evento non dissociata dalla probabilità di fare un buon affare e, ancora prima, dalla motivazione degli espositori di farsi conoscere per la prima volta o di confermarsi.
Sono le imprenditrici pontine che tornano ad essere protagoniste ma anche testimoni di un’impresa al femminile che… si può. Meglio non poteva essere proprio nell’anno in cui cade l’anno europeo delle Pari Opportunità. Siamo tutti bravi, a parole, a dar valore sociale al “rosa”, ma poi nei fatti il maschile culturale, la tradizione, la conservazione vince e s’impone, spesso senza merito, quasi sempre.
Anche se sappiamo che le donne vanno meglio a scuola, svolgono spesso meglio il loro lavoro a parità di condizione, sono più affidabili… ma spesso non basta. Non basta a sovvertire ma neanche, ancora, a parificare una situazione che continua ad ancorarsi nei pregiudizi.
Così, in una competizione politica la donna che osi ingaggiare una concorrenza non ha gara e prospettive davanti a sé e perde, strabattuta, quasi sempre, a meno che non sia sponsorizzata per una qualche ragione dalla segreteria di partito. Così nel nuovo PD si son dovute “lasciare loro” delle quote, tanto per intenderci. Oh, come siamo indietro ancora in Italia sulla strada della valorizzazione del merito… E nell’impresa è quasi uguale, così crediamo almeno, finché non capita di imbatterci direttamente nel caso, ad esempio, di Stefania Petrianni di Sezze, presidente del Comitato per la Promozione dell’imprenditoria femminile, a capo di un’azienda di famiglia, peraltro non da lei iniziata.Perché il momento difficile è proprio, se non solo, quello dell’inizio… “Servono politiche, ha dichiarato la Petrianni, non solo di sostegno economico ma, soprattutto, d’implementazione di una rete di servizi assistenziali e sociali”. Sono le 18 ed è in corso la Rassegna “Mad-Donna” ma sta per predisporsi anche un “Concerto di Musica popolare della nostra tradizione”. Dalle case di Latina e dei paesi limitrofi è confluita tanta gente e non solo, sembra, per curiosare. L’interesse è importante per gli obiettivi che si pone questo Comitato, sorto nel 2001 nell’ambito della CCIAA di Latina, di sostenere e sviluppare l’imprenditoria al femminile. Sostenere, non soltanto divulgare il già esistente. Già nel 2005 con l’iniziativa di “Osserfare” (III Giornata, Latina 9 maggio) si era dato conto che i “tassi di crescita dell’impresa donna pontina erano di gran lunga superiori rispetto alle altre componenti dell’imprenditoria locale. Ma nel contesto risultano superiori, o meglio doppi, rispetto al resto dell’Italia i ritmi di crescita dell’imprenditoria nell’intera Regione Lazio che detiene, ancora nel 2007, la leadership nel settore. Per una buona socio-economia occorre prevedere, oltre la promozione ciclica, tutta una politica concreta e sistematica di sostegni, di incoraggiamento alle persone motivate e disposte a mettersi in gioco. Perchè io stesso conosco diverse donne, professionalmente capaci e sicuramente pronte a partire, che dimostrano anche una spiccata propensione per l’imprenditoria, solo che incontrano, poi, notevoli difficoltà nel momento dell’abbrivio. E, questo, non tanto nell’organizzazione del loro progetto, perché qui hanno le idee ben chiare, quanto nei rapporti con le Istituzioni e nei giusti sostegni che non vengono, quasi mai, loro assicurati. C’è bisogno di una rete di servizi che si stenda a preventiva protezione di un salto di qualità che non si deve trasformare mai in un salto mortale.

 (In foto di Sergio Andreatta: Elena Farchi al Workshop pontino 2007 con “Cuori di pietra”. Le sue pietre dipinte assumono l’aspetto domestico degli animali, ne trattengono dentro l’anima). di: Sergio Andreatta 

Commenti

Questo è uno sforzo considerevole ma continuiamo ad essere il solito Paese maschilista…

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