30th Mar, 2020

La Peste Nera

La Peste Nera di John Kelly.

Trovo intonso, in una delle cinque biblioteche di cui dispongo, questo libro avvincente e ancora molto attuale in tempi di corona virus (Covid 19)…

A nulla servirono le Danze della Morte, le processioni dei Flagellanti, i pogrom contro gli ebrei accusati di diffondere il morbo. La gente moriva, per lo più da sola, abbandonata da tutti, spesso senza il conforto dei sacramenti perché molti preti erano stati tra i primi a fuggire, come anche il papa Clemente VI da Avignone. Tutto era cominciato nell’ottobre del 1347 quando le galee genovesi, provenienti dalla Crimea cariche di ogni più preziosa mercanzia, sbarcarono a Messina. Tutto sarebbe finito qualche anno dopo portandosi via circa un terzo della popolazione europea senza risparmiare molti di coloro che prudenzialmente si erano ritirati nelle loro ville di campagna, come i protagonisti del Decameron di Giovanni Boccaccio, illudendosi di beffare così la Signora con la falce. Anche la Peste Nera come l’attuale Covid19, lo documenta proprio ante litteram questo libro pubblicato in Italia nel 2005, avrebbe avuto il suo focolaio nella provincia di Hopei (oggi Hubei) regione nord-occidentale della Cina provocando la morte dei nove decimi della popolazione locale, estendendosi a Pechino un anno dopo e causando la morte dello stesso Gran Khan e dei suoi sei figli. Quindi attraverso le vie commerciali più battute (oggi gli aeroporti) e di comunicazione il letale morbo si sarebbe irradiato con le stesse modalità del contagio odierne per tutta l’Asia, l’India e fino al porto di Caffa in Crimea. La città di circa 100.000 abitanti, incrocio di etnie, culture, religioni, interessi e commerci tra l’est e l’ovest del mondo allora conosciuto, era più che solo un fondaco un avamposto dei molti traffici dei Genovesi. Da quel porto, cariche di pregiate mercanzie, erano partite le loro galee sbarcate a Messina. Il vento tendeva le vele delle galee che stavano entrando nello scalo siciliano. E con le benvenute galee sarebbe arrivata anche la peste nera, l’inizio del più devastante disastro naturale della storia per l’Italia e per l’Europa… Non voglio tralasciare di raccontare qui anche di Gentile da Foligno, uno dei più illustri medici italiani dell’epoca che, quando la peste raggiunse Perugia nell’agosto del 1348, mentre ricchi e nobili fuggivano, lui non abbandonò il suo posto e continuò a visitare e a curare gli ammalati e i poveri appestati finché non fu colpito dalla peste e morì. Sergio Andreatta, www.andreatta.it

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