7th Feb, 2009

Mensa scolastica. Insetti nei piatti della minestra scolastica?

 

         

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Quanto riscontrato ieri nel servizio di refezione scolastica (si presume insetti delle granaglie nelle pentole e nei piatti, non… vermi, si precisa) è grave, se riscontrato, e non può non indignare. Appena avvisato dalle maestre delle tre Scuole dell’Infanzia “Giovanni Paolo II”, Via Sezze bis e di Borgo Isonzo ho provveduto ad un immediato sopralluogo, tramite un’altra persona addetta prima e direttamente poi, e disposto la conservazione di un “campione” della minestra in questione. Immediatamente ho avvisato l’Amministrazione Comunale, formalmente con fax e con SMS. L’assessore alla P.I. Bruno Creo è stato chiamato a verificare de visu e l’ha fatto venendo prontamente nella scuola di Via Sezze, anche volendo incontrare i genitori già convocati in Aula Pacis per un Open day. Bisogna garantire più sicurezza e qualità nei pasti, indubbiamente. E’ un imperativo categorico a tutela della salute pubblica, in questo caso dei bambini. A novembre nel corso dei molteplici incontri in Comune sul “caro-mensa” io (e soltanto io debbo precisare) avevo insistito ripetutamente, dissociandomi dalla corrente generale di pensiero, sull’attivazione di un necessario controllo-qualità su tutta la filiera, dalla coltura sui campi (chi ci assicura sull’uso corretto dei fertilizzanti, degli antiparassitari e degli anticrittogamici ben più nocivi?) alla conservazione, alla fornitura degli alimenti, alla cottura, alla distribuzione alle mense, fino allo sporzionamento e non, invece, sul solo taglio, a risparmio, di qualche decimo di euro, ben consapevole che la qualità ha i suoi costi e in altri paesi del Lazio, ad esempio nel più povero reatino (Città Ducale, Castel S.Angelo, Antrodoco,…), i genitori pagano anche di più.

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La demagogia non mi piace e cavalcarla è sempre un rischio perchè nessuno sa mai dove possa, alla fine, veramente condurre… Ma sull’igiene e la qualità non si deve proprio transigere, neanche di una virgola. L’ incidente che sarebbe accaduto, se è accaduto, nella cucina di Sezze Scalo gestita dalla multinazionale Sodexho, sembrerebbe neanche il primo della serie in verità, e che ha sparso i suoi effetti come un aperto vaso di Pandora su tutte le mense scolastiche servite nel capoluogo pontino, è stato di fatto rilevato, al termine della catena di servizio, grazie alla presenza di insegnanti di scuola dell’infanzia del IV Circolo didattico (G.Q. e M.G. L.S. che voglio pubblicamente ringraziare) sempre super-attente nello svolgimento della loro funzione educativa e della vigilanza scolastica. Questo fatto di cronaca non deve essere minimizzato ma neanche strumentalizzato, ma non deve neanche potersi tradurre in un benchè minimo danno per l’istituzione scolastica che dirigo, soprattutto nel momento in cui, come ora, sono in pieno corso le iscrizioni scolastiche per l’a.s.2009/’10.

Sergio Andreatta

dirigente scolastico e rappresentante legale del IV Circolo didattico di Latina

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E molte delle cose dette e scritte sulla Stampa in merito alla vicenda (anche sul TG di Rai3), quando non trattano della questione in generale ben più importante e seria, mi sembrano francamente solo … “ricami” e aggiunte.

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