9th Feb, 2009

Sezione Primavera, una lettera a LatinaOggi. La risposta.

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Questa è la “risposta” alla “botta” della signora di Borgo San Michele, Sabrina Santamaria, che sulla notizia del grosso afflusso di iscrizioni alla nuova Scuola dell’infanzia di Borgo S.Michele e sull’improbabilità conseguente di portar avanti il ventilato progetto di “Sezione Primavera” scrive una lettera indispettita al giornale che la pubblica (Latina Oggi dell’ 8 febbraio, pag. 15 – La voce dei lettori).

La risposta, in realtà, la fornisce lo stesso M.I.U.R. nella Circolare sulle iscrizioni scolastiche (n. 4 del 15.01.2008) dove testualmente al primo punto (1.1) si trova scritto, riferito alla Scuola statale (e non soltanto) dell’Infanzia, che le Istituzioni si attivano e provvedono “alla generalizzazione del servizio nelle diverse realtà territoriali, tenendo conto della dinamica della domanda e delle esigenze delle famiglie”. Non si deve dimenticare, allora, che a Borgo San Michele ben 35 bambini, nel frattempo aumentati, l’anno scorso non hanno potuto frequentare la Scuola dell’Infanzia comunale e sono rimasti fuori per mancanza di spazi, oppure hanno cercato accoglienza in altre scuole del Circolo (Borgo Isonzo) e non. La Scuola che una delibera della Giunta Comunale, non ancora adottata ad oggi ma che lo sarà a breve, andrà a istituire va a dare preminente e doverosa risposta, quindi, a questa legittima esigenza. Subordinatamente, poi, dicono le disposizioni: “Sempre al fine di corrispondere alle attese e alle esigenze delle famiglie, saranno promosse iniziative volte a proseguire, in collaborazione con le Regioni e con gli Enti Locali, l’esperienza delle “Sezioni primavera”, ovviamente in presenza delle necessarie condizioni logistiche e funzionali”. Quindi nella disponibilità di spazi (che sembravano esserci prima della massiccia  affluenza di iscrizioni alla Scuola dell’Infanzia statale) e di condizioni è possibile, anzi lodevole, che una Direzione didattica pensi (non essendo neanche obbligata a farlo) a progetti di istituzione di una “Sezione Primavera”. Cosa che ci ha mosso nell’idea intanto di programmarla per tempo, fermo restando i tempi lunghi dell’acquisizione di certificazioni sulle condizioni preliminari e del finanziamento del Ministero che di solito non arriva, se tutto va bene, prima di maggio. È inoltre indispensabile che i genitori sappiano anche, e qui si ribadisce, che il servizio che si ipotizza di offrire non è gratuito ma prevede una loro concorrenza finanziaria per integrare la somma (quella del ministero è un pacchetto a chiudere di 25.000/ 30.000 €. annui) che da sola non basterebbe ad attivare un servizio al cui funzionamento vengano preposte per bando tre addette: un’educatrice, una puericultrice ed una collaboratrice scolastica. La previsione di spesa pro-capite per la frequenza di una Sezione Primavera sarebbe in seguito precisamente determinata, a seconda dell’entità precisa del finanziamento accreditato e del servizio richiesto dalla famiglia: metà giornata o tempo pieno (probabilmente intorno ai 200 €. a fronte dei 320/400 richiesti attualmente dagli asili nido). La Sezione Primavera può ospitare, occorre che si sappia, un numero esiguo di bambini, fino a 10 data l’età. Ai Genitori che si rivolgono alla Segreteria queste condizioni di spazio, previo accordo col Comune e contributo previsto vengono di solito tutte rappresentate, come anche che la domanda (necessaria per lo studio preliminare e la progettazione di fattibilità del percorso) non deve intendersi automaticamente accolta e soddisfatta (così andando ad instaurare dei diritti) all’atto della semplice presentazione ma è da intendersi subordinata al conseguimento di tutte le condizioni prefigurate. E tuttavia occorre programmare prima… Quindi in breve la signora (ma perché non pubblicare deontologicamente anche i nomi delle lettere che dite “firmate”? O, Latina Oggi, non le pubblicate proprio altrimenti.) non è stata defraudata “in nulla che avesse”, come nessun altro per la presunta ”indotta” domanda avendo ognuno tutto il tempo necessario, da qui al 28 febbraio, per fare o rifare le scelte nel modo più consapevole. E magari! Intanto si informano gli aspiranti alla Sezione Primavera del Borgo che sui 18 iscritti 10, quanti cioè ne avrebbe potuto accogliere al massimo la sezione locale se aperta, potranno entrare “in anticipo” fra i treenni della stessa Scuola dell’infanzia che dai numeri sembrerebbe (ma lo andremo presto a verificare insieme) dover funzionare con tre sezioni distinte per livello di età. Quindi nell’ottimalità strutturale prevista dal Ministero. Ma non è neanche da escludere ora che lì stesso, se dovessero permanere le condizioni, o altrove (ad es. a Borgo Isonzo dove c’è un ambiente però ancora da valutare come idoneo) non si possa realizzare quanto pensato in primis. Certo i dati statistici raccolti per una prima valutazione (valutare per progettare, per realizzare) fanno rilevare che l’esigenza delle famiglie, come anche ben rappresentato per certi versi dalla lettera di questa lettrice borghigiana di Latina Oggi, è reale e che bisognerà che le istituzioni (Locali più che le Scuole che non hanno veri e propri compiti assistenziali tra le loro finalità) comincino a programmare una risposta adeguata sul territorio, magari pianificando nel tempo la costruzione di asili nido in prossimità e in continuità con le nostre stesse scuole dell’infanzia.

Sergio Andreatta

dirigente scolastico del IV Circolo didattico di Latina

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