“Mense, tanto rumor per nulla”
Precisazione (Per IL TEMPO di Latina) a quanto scritto oggi dall’Ass.Maurizio Galardo e una domanda.
All’Ass. alla Sanità del Comune di Latina, dott. Maurizio Galardo, che scrive di spalla su IL TEMPO di oggi “Mense, tanto rumor per nulla”, pur condividendo sostanzialmente quello che dice, in quanto chiamato direttamente in causa sono, purtroppo, costretto a replicare: quando parla di “insinuazioni… a cominciare dal direttore scolastico che ha dato per certe cose non vere”. Se, con un uso impreciso del vocabolario dei sinonimi, avesse voluto intendere “preoccupazioni”, forse anche eccessive (benchè non siano altro che doverose segnalazioni) per la tutela della salute dei bambini, potrei anche tranquillamente accettare. Al contrario rigetto fermamente, come assolutamente infondata, la sua frase. La posizione della direzione, venuta a conoscenza del caso o presunto tale, dopo la denuncia di moltissime e varie persone e dopo una prima ispezione, è stata subito e sempre e linearmente quella di chiedere e “attendere riscontri… e (chiedere) un pronto ristabilimento igienico-sanitario nell’esclusivo interesse dell’utenza” (fax prot. 610 del 6.2.2009). Lo scrivente ha sempre dato atto, e questo fin dall’inizio, anche della buona fede e dell’operato dell’Ass.Creo, pur immaginando, forse, che quanto osservato da tante persone, singolarmente e insieme, potesse pur avere un suo margine di probabilità (cfr.Comunicato a difesa della intaccata buona fede delle maestre che avevano osservato il fenomeno). E del resto tutti i campioni, in genere, per essere scientificamente attendibili devono seguire nei tempi e nei modi (procedure) l’ortodossia di un rigoroso protocollo o disciplinare, chiaramente stabilito (“metodo è verità“) e osservato senza deroghe, altrimenti essi valgono, seppure scandagliati col microscopio, meno del due di briscola. Altrimenti solo di “apparente scientificità” si tratta, essendo venuto meno qualsiasi presupposto scientifico al processo. Questo dico in generale, senza riferimenti al caso specifico. Purtroppo in tutti questi anni non ho mai avuto il piacere di vedere una sola volta l’Assessore alla Sanità in visita alle mense scolastiche (ho ospitato, invece, più volte il Sindaco e lo stesso Ass. Creo), mentre ho dovuto subire più di una volta, specie sotto le elezioni, le sue richieste per la cessione/condivisione della mensa della stessa scuola dell’infanzia di Borgo Isonzo all’uso del contiguo Centro sociale degli Anziani. Condivisione impossibile per quelle norme igieniche vigenti che proprio lui dovrebbe “preoccuparsi”, invece, di garantire.
E infine la domanda che potrebbe fargli anche un bambino: “Di fronte ad un piatto di minestra così, microsopicamente perfetto ma vistosamente sospetto, lui cosa avrebbe fatto? Lo avrebbe trangugiato tranquillamente?”
Sergio Andreatta, dirigente scolastico del IV Circolo didattico di Latina.
P.S. Da quella stessa Scuola dell’infanzia di Borgo Isonzo, sembra ormai acclarato esser sorta la prima preoccupazione per gli “insetti” a mensa (in Direzione comunicata, invece, da altra scuola, la Scuola Giovanni Paolo II di Via Sezze), notizia poi serpeggiata rapidamente tra i genitori anche a causa della indebita e impensabile presenza in loco, non prevista e non autorizzata, di una tale che si saprà essersi autoqualificata come presidente del Comitato “caro-mense” dei Genitori (Attenzione non della interna Commissione-Mensa del IV Circolo nominata dal Consiglio) che per prima avrebbe anche fotografato gli “insetti” poi apparsi sull’edizione di Latina Oggi del 7… Ma andrebbe anche spiegato perchè i cibi precotti diretti alla stessa mensa scolastica dell’Isonzo nell’ultimo tratto debbano essere trasportati a forza di braccia perchè al veicolo della Sodexho viene impedito il transito da una rete di recinzione innalzata abusivamente da quelli del Centro Sociale. Rete di cui è stata chiesta più volte al Comune (vari fax) la rimozione o lo spostamento almeno di quel tanto che permetta il passaggio e lo scarico in sicurezza del furgone.