Indicibile Lettera di comunicazione del direttore sanitario C.Saitto alla Direzione didattica del IV Circolo.
Ma la Sanità pontina che pianeta è? Ingiudicabile? Dimenticato? Dimenticati dalla scuola sicuramente saranno i bambini ricoverati che non potranno più contare a partire dal 2007/’08 sul “Progetto sociopsicopedagogico di aiuto al bambino degente e a supporto del genitore” offerto con grande professionalità e ottimi risultati in tutti questi anni dagli insegnanti della rete scolastica di Latina e, in particolare con continuità dalle insegnanti del IV Circolo didattico “C.Goldoni” diretto da Sergio Andreatta che è anche l’autore del progetto.
Certe arroganze non si sa mai come fermarle, neanche se toccano i bambini.
E non bastano, almeno sembra, neanche le lettere ai Ministri della Repubblica scritte nella convinzione di essere dalla parte del giusto, a difesa dei diritti, tra cui quello allo studio, dei bambini e di un servizio che è ovunque riconosciuto e apprezzato in Italia, e non mal tollerato come qui, sotto l’egida del Network nazionale del Min.P.I. delle “Scuoleinospedale”. Sembrerebbe, invece, che non valga nel nostro territorio pontino la sottoscrizione di Protocolli d’Intesa Interministeriali che si eludono, l’ultimo quello del 2003, e tutta una serie di Circolari ministeriali di specifica; non serva impegnarsi, partecipare a Convegni come a quello recente di Genova.
Quella nostra Scuola in ospedale si è voluto tenerla appesa a un filo negli ultimi mesi, con l’incombente minaccia di una sua chiusura che ora puntualmente si decreta, se non avesse sottoscritto quella specie di bozza unilaterale di protocollo che si faceva ruotare ossessivamente intorno alla parola astratta, più che al concetto, di “setting”, se non si fosse asservita.
Si concluderà, così, la storia di questa preziosa iniziativa nata per tutti i piccoli degenti del reperto pediatria dell’Ospedale civile ‘Goretti’ al fine di fornire un supporto psicologico al bambino ricoverato e al genitore garantendo loro un clima di serenità. “Un progetto psicopedagogico di grande valore” è stato definito in varie sedi, convegni, libri che purtroppo, è ormai destinato a chiudere, comportando così l’affidamento esclusivo dell’area pediatrica del nosocomio a un’associazione che ha preteso di fregiarsi dell’esclusiva di un ‘Progetto Andrea’ tra l’altro co-fondato nel 1995 proprio con lo stesso IV Circolo Didattico che già operava in ospedale dall’anno prima.
Ma nessuna Associazione, per quanto benemerita, è o può essere autorizzata a garantire e a certificare il “diritto allo studio”, tra l’altro nella versione moderna e sociologicamente avanzata che ne danno i Protocolli Ministeriali e la letteratura di settore. E’ per questo motivo che l’insegnante Daniela Neroni, stanca del continuo svilimento di un progetto di siffatto valore psicopedagogico, aveva voluto indirizzare una lettera di rammarico al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni, recapitandogliela personalmente nell’ambito della manifestazione nazionale TED presso la Fiera di Genova 2006 (Convegno di studi dal titolo ‘HSH@Network’ – Tecnologie a supporto della Scuola in ospedale’).
Un progetto quello di Latina antecedente anche a quelli di altre grandi e importanti città, come Napoli, dove sarebbe cominciato soltanto l’anno dopo. “II nostro significativo progetto di solidarietà, scriveva l’insegnante nella sua lettera al Ministro, è ormai parte della storia dell’ospedale e della stessa città pontina ed è stato presentato dal dirigente scolastico Sergio Andreatta in Convegni nazionali e in altri organizzati dall’USR del Lazio, è rientrato nella letteratura di settore (P. Trotta, Quando a scuola si va in pigiama, Franco Angeli Editore, Milano, 2003) e gode permanentemente di buona stampa per cui non pensavamo…” che potessero andare in porto tutte le incomprensibili manovre per asservirlo agli interessi, non si sa quanto legittimi, di altre espressioni. “E perché, continuava poi la lettera, la presenza della scuola viene ancora ritenuta superflua da alcuni esponenti della Direzione Generale AUSL … fino al punto di volerle togliere la valenza psicopedagogica del rapporto diretto con i bambini?” “Il Protocollo che si è tentato, senza nessuna possibilità concreta di trattativa, di farci sottoscrivere, dichiara il dirigente scolastico Sergio Andreatta era deprimente perché voleva sottrarci il target dei bambini ammalati come destinatari essenziali del nostro aiuto di “scuola fuori della scuola”. AUSL ingiudicabile, quindi?
Se possiamo ancora esprimere un’ultima nostra volontà, prima dell’esecuzione della condanna a morte, sia quella di chiedere ai Parlamentari pontini, ai politici nazionali, regionali e locali, ai sindacati (non gli interessa la perdita di 2 posti di lavoro?), al Vescovo (perché no?), alle associazioni che tentino di spendersi per una causa che non è difficile classificare tra le più giuste.