10th Nov, 2007

Organi Collegiali della scuola molta disaffezione

scuola-cgoldoni-iv-circolo-didattico-latina-fto-sergio-andreatta.jpg  Votazioni per il rinnovo degli Organi collegiali (domenica 11 e lunedì 12 novembre).

 

Organi Collegiali da riformare perchè poco funzionali e poco partecipati. Il Ministro della P.I. ha chiesto ai dirigenti vigilanza contro comportamenti e ideologie rifiutate dalla Costituzione… Con le elezioni si ricostituiscono illusoriamente i parlamentini scolastici scaduti e destinati a stare in carica per il prossimo triennio. 

 

Con una nota il Gabinetto del Ministro della P.I. (Prot. AOOUFGAB 13689/FR) al fresco direttore dell’USR del Lazio Raffaele Sanzo e a noi dirigenti scolastici ha richiamato ad un’attenta vigilanza nel timore di manifestazioni “ideologicamente al di fuori dei valori democratici propugnati dalla nostra Carta Costituzionale”. La preoccupata segnalazione, tesa ad assicurare “la tutela dei diritti degli studenti e delle loro famiglie” invita i dirigenti a “prevenire e, ove del caso, intervenendo, con la necessaria fermezza, a scongiurare il manifestarsi di atteggiamenti, comportamenti e ideologie rifiutati dalla Costituzione di questa Repubblica…”.

Nelle istituzioni con più di 500 alunni iscritti, numero minimo per avvalersi dell’autonomia dal 1 sett. 2000, e più di 50 insegnanti i componenti da eleggere sono 19 di cui:

a) n. 8 consiglieri come rappresentanti dei genitori;

b) n. 8 consiglieri come rappresentanti del personale docente;

c) n. 2 due rappresentanti del personale A.T.A.(amministrativi e collaboratori scolastici).

Il dirigente scolastico è membro di diritto. La presidenza del Consiglio tocca ad un genitore eletto nel corso della I seduta di insediamento, a lui tocca anche scegliersi il segretario verbalizzante tra i componenti del Consiglio.

Le competenze del Consiglio sono varie e significative e vanno dagli aspetti amministrativi con l’approvazione del Programma annuale finanziario in sede preventiva e consuntiva, all’approvazione del Regolamento scolastico, della Carta dei Diritti, degli indirizzi generali del P.O.F.(Piano dell’offerta Formativa) elaborato dal Collegio dei Docenti nel rispetto delle finalità e dei traguardi fissati dalle Indicazioni Nazionali. Quindi ad esso competono materie di carattere organizzativo e funzionale del servizio scolastico pubblico, mentre alla Giunta esecutiva viene attualmente riconosciuto un mero compito preparatorio e di verifica preliminare delle delibere fatte eseguire dal dirigente scolastico cui, come figura di sintesi, spetta la rappresentanza legale unica dell’istituzione.

Il guadagno dal 1 settembre 2000, con il Regolamento di cui al d.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, dell’autonomia amministrativa, gestionale, organizzativa, didattica, di sperimentazione metodologica e d’innovazione e sviluppo, prevede un nuovo protagonismo per gli attori scolastici. In realtà se molto è cambiato nell’organizzazione, molto poco è cambiato, anzi nulla, per i vetusti organi collegiali della scuola, esclusa la riforma degli organi territoriali di cui al d.lgs. n. 233/1999. Gli Organi di un’istituzione scolastica sono tuttora ancorati, come è noto, al superato D.P.R. 31 maggio 1974, n. 416 che istituiva gli organi democratici e di partecipazione. Organi sicuramente pletorici, come nel caso del Consiglio di Circolo istituito con ben 19 componenti. Organi lenti, contraddittori come l’attuale Giunta “campione senza valore” o avvertiti dagli stessi utenti come poco utili all’ottimizzazione di un essenziale servizio pubblico e via via disertati. E del resto, a fronte di queste sterili e spesso interminabili sedute, c’è un bilancio da… miseria da gestire, poco più di qualche migliaia di euro. Su questi poteri scarsi e precari naufraga, alla fine, l’interesse a partecipare. Consiglio come grande apparato che andrebbe, se non smontato del tutto, sicuramente rivisto in nome dell’efficienza. Lo si dice da tanti, troppi, anni ormai ma manca sempre, poi, il coraggio necessario a procedere. Forse perché coloro che stanno ai vertici di ogni cosa oggi sono quelli che hanno partecipato, per qualche verso, alla liturgica ©himera della partecipazione post-sessantottina.

Sergio Andreatta ©

Commenti

La Giunta non conta niente e il Consiglio d’Istituto è peggio dell’assemblea di un condom rissoso. In quanto a quegli “schizzati”, fuori di testa dai 16 ai 19, li trovi in giro da per tutto

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