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La storia e le solide tradizioni degli Alpini sono ben perpetuate dall’ A.N.A. o Associazione Nazionale Alpini. Sorta dopo la I Guerra Mondiale (1919), l’A.N.A. conta oggi numerosissimi iscritti che si riuniscono ogni anno in affollatissime adunate: in 450.000 l’anno scorso nella già nostra, non soltanto idealmente, Bassano del Grappa; in 350.000 quest’anno nella 82^ Adunata a Latina ove attualmente, noi di lassù, viviamo; in non si sa quanti il prossimo a “Berghem de sas” (Bergamo). Nel mio studio scolastico, alle spalle della scrivania, fa bella presenza un tricolore con nastro azzurro donato dall’ANA circa trent’anni fa. Per me, figlio dell’alpino Giulio Camillo Andreatta da Paderno del Grappa, e per la Direzione didattica del IV Circolo di Latina che dirigo, ciò è motivo di orgoglio perchè oltre alle virtù di guerra e di amor patrio, tutti ormai conoscono, o dovrebbero conoscere e apprezzare, gli innumerevoli e meritori interventi degli alpini in congedo e in armi a favore della collettività nazionale in tante circostanze di crisi come, ed è soltanto l’ultimo capitolo, in occasione del devastante terremoto de L’Aquila. Sergio Andreatta
Alpini, “Hut ab vor den Alpen”
fotogallery V
All’Alpin ghe piàse el vin, mejo ‘ncora ‘n sgapìn.
E fèmene, grapa e musica.
