Madre Camilla è ripartita oggi per la sua missione di Esmeraldas.
I niños morenitos di Esmeraldas, che stanno attendendo con ansia il suo rientro alla missione comboniana, hanno ancora poche ore da aspettare. Madre Camilla Andreatta sta per tornare con il suo sorriso di sempre e il sostegno di numerosi benefattori italiani alla sua opera. E questi suoi connazionali non la sostengono, certo, per il suo incarico pro tempore di economa della Provincia religiosa (Ecuador-Colombia-Perù), non la sostengono come neo-superiora della Comunità e neanche, se vogliamo, come direttrice dell’importante “Centro medico asistencial Madre Anastasia” di Esmeraldas, ma essenzialmente perchè, da ormai più di 10 anni, trovano in lei un punto di riferimento stabile e significativo nell’impegno verso l’infanzia afro-ecuatoriana. Sono circa 500 i bambini di strada finora adottati a distanza, tramite lei, da padrini italiani ma tanti altri hanno potuto beneficiare già in passato di borse di studio e di microprogetti di sostegno familiare. Alcuni ragazzi e ragazze frequentano l’università, altri si sono già laureati. In lei, che quest’estate ha macinato migliaia di Km. in treno per tutta l’Italia pur di andar a bussare alle loro porte, molte persone di tutti i ceti sociali hanno riposto la loro fiducia più che in tante associazioni e organizzazioni internazionali. Perché sanno che con lei l’agire bene non va mai perduto, neanche nei loro sogni… Il suo datore di lavoro, in fondo, è uno solo, quel Gesù Cristo cui si è votata dopo essersene innamorata. Madre Camilla è ripartita oggi alle 17 italiane con un volo KLM da Fiumicino. E in questo momento sta sostando all’aeroporto di Amsterdam per proseguire poi il suo lungo volo per Quito (Ecuador). Qui con altri mezzi di terra e altre ore di viaggio raggiungerà in seguito la sua terra di missione. A nome di tutti gli italiani suoi sostenitori diciamo grazie all’infaticabile Camilla, missionaria senza frontiere, per tutto quello che malgrado l’età e qualche acciacco, riesce ancora a dare generosamente senza mai tirarsi indietro. Ma, per converso e come in un dialogo senza limiti, a nome suo arrivi un grazie a tutti quelli di buon cuore che credono nella pratica di quell’umanesimo integrale e soccorrevole cristiano che non muore mai.
Intervista, link.
29.09.2009, chiamata Skype da Quito (Ecuador) delle 15,50:
“Sono Camilla, tutto bene!… Il viaggio aereo è stato buono, anche se lungo per la sosta ad Amsterdam. Ora mi trovo nella nostra Casa provinciale di Quito (2.850 m. di altezza) dove sono arrivata dall’aeroporto mezz’ora fa… Il tempo è bello… Fra due giorni scenderò nella Costa, ad Esmeraldas”…
Insomma, dopo la parentesi estiva italiana, si riprende con l’intenso lavoro missionario.