(10.X.2009) – E quasi all’improvviso questa mattina, ecco, piove. Un’acquetta leggera e sottile tra reboanti tuoni, una pisciatina esile come chi non sa decidersi a crescere, incerta se chiamarsi espressione di primavera ancora o d’inizio d’autunno. Viene come una pausa gradita per far rimettere a posto le tante cose che la fretta dell’estate, tra una partenza e un arrivo, ti fa solo appoggiare da qualche parte alla rinfusa. Al lavoro, quindi… Ma, poi, risorride il sole. © – Sergio Andreatta