16th Dic, 2007

Sergio Andreatta, Due passi sulla neve (poesia)

 

Ancora sabato scorso a Picinisco, sulla strada per il lago di Grottacampanaro un perfetto silenzio, soffice all’anima come piumeggiante neve, interrotto soltanto dal fischio stranito di qualche uccello, dal crepitio di un bioccolo stanco di resistere sui rami alla legge di gravità che abbandona gemente il momentaneo rifugio per il nulla, dai miei passi e da quelli del cagnolino di Pierina.
 

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(Foto di Picinisco di Sergio Andreatta)   

           

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DUE PASSI SULLA NEVE

di Sergio Andreatta

 

Aprono gli occhi i merli,

i passi gli uomini in pena

per scrivere sul foglio bianco,

due parole sulla neve,

frasi e giochi della vita,

sdruciti passaggi del tempo

caduto come i fiocchi

nella notte della loro

emigrazione.

Chissà dove vanno… Dove vanno

i disgelati percorsi sulla neve,

dove vanno le scie delle ruote?

Dal sipario di una siepe sbucano

come sogni i voli dei merli,

vanno sotto l’ombrello a scaldarsi

i ricordi di due uomini…

Un tocco d’orologio

sulle soglie del tempo

l’anziano ha perduto

ogni traccia di memoria.

Nel groviglio dei rami

i merli fischiano

sui lacrimanti fiori di cristallo.

Sotto le due torrette

è l’ albero rarefatto dove ognuno

scioglie teorie di parole

nel primo oblio del mattino.

E chi non vuol toccarlo

prima che svanisca

chi non vuol toccarlo / questo candido sogno?

La neve rinforza le corde

puerili di ogni cuore.

Nel gioco delle attese entro

succube anch’io dello schioccolo

dei due merli. Un’aria,

già resuscita aria

nuova.

Sergio Andreatta, © Poesia in Picinisco, 29.12.2006

Commenti

Mi colpiscono, soprattutto, i primi quattro versi e certe inedite immagini letterarie successive…

Bianca Picinisco

Bellissimo questo breve racconto. più bello però è saper guardare la poesia delle cose come sa fare ser. io conoscevo picinisco solo per lavoro in quanto questo paese fa parte dell’obiettivo 2 del docup (l’obiettivo2 si pone il compito di far uscire alcune zone particolarmente svantaggiate del lazio dalla condizione di povertà (povertà occupazionale e di conseguenza economica)).

Essendo una paese povero, sicuramente la neve non ha fatto altro che portare altro disagio dal punto di vista pratico, ma mi fa immensamente felice sapere che, nonostante ciò, ci sono persone come sergio che non si fanno scoraggiare dalle difficoltà pratiche e colgono la poesia delle cose. complimenti!
Pionto da Community: http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=50530

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