14th Nov, 2009

“Homo sapiens e habitat”, Mostra permanente a San Felice Circeo

“Homo sapiens e habitat”, Mostra permanente a San Felice Circeo.

Una significativa realizzazione della Fondazione Marcello Zei.

 

dottoressa-marzia-calvano-con-uomo-neanderthal-circeo-latina.jpgGli alunni di tutte le classi III (delle Scuole Primarie della “C.Goldoni” di Latina, della “A.Manzoni” di Borgo Isonzo, delle “G.Mazzini” di Borgo San Michele) del IV Circolo didattico di Latina, diretto dal prof. Sergio Andreatta, hanno visitato nei giorni scorsi la mostra permanente “Homo sapiens e habitat”.

La Mostra di San Felice Circeo, usufruita ogni anno da oltre 5.000 visitatori, resta il punto di riferimento per la conoscenza della preistoria locale.

circeo-0001.jpgDa una suggestiva idea-progetto del prof. A.C. Blanc, il noto paleontologo al quale si devono numerose scoperte tra cui quella del cranio neanderthaliano di Monte Circeo(1939) fino al conio del termine  “Pontiniano”, il prof. Marcello Zei, suo allievo,  realizzò nel 1978 la “Mostra Homo Sapiens e Habitat”, collocata nella Torre dei Cavalieri Templari nel centro storico di San Felice Circeo.

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circeo-0007.jpgQui lo studente ed il visitatore trovano oggi, a cura della Fondazione Marcello Zei, le indicazioni sulle più antiche tracce dell’uomo, costituite sia dai suoi resti scheletrici, sia dai prodotti della sua attività culturale, distribuite su vari continenti, soprattutto con riferimento all’Italia e, particolarmente alla nostra zona pontina. Né dobbiamo dimenticarci che proprio quest’estate sono stati casualmente rinvenuti, in una duna di torre-astura-scheletro-guerriero-estate-2009-2.jpgTorre Astura in Comune di Nettuno (30 km. in linea d’aria) facendo supporre l’esistenza, quindi, di una più vasta necropoli, al centro di un interessante corredo funerario i resti ben conservati, esclusi i piedi asportati da una mareggiata, di un uomo di 5000 anni fa.  I reperti del Museo sanfeliciano e le tavole didattiche testimoniano di ambienti naturali profondamente diversi da quello attuale mentre lo studio stratigrafico dimostra che l’Uomo ha assistito nei circeo-uomo-di-neanderthal.jpgmillenni ai grandiosi eventi geologici che hanno preceduto l’attuale assetto geografico e climatico delle nostre regioni. Il prof. Michelangelo La Rosa ha guidato la “spedizione didattica” delle cinque classi: “Questi uomini, in varie epoche, hanno visto i ghiacciai continentali estendersi fino a coprire metà Europa, il livello del mare abbassarsi di decine di metri e sollevarsi fino a ricoprire le attuali pianure costiere, i fiumi sopralluvionare le proprie valli fino a colmarle di sedimenti per poi incidervi profondamente nuovi alvei”. Questa parte del progetto di visite da parte degli alunni si prof-la-rosa-con-docenti-iv-circolo-latina.JPGinserisce e va a completare un Progetto più ampio sulla “conoscenza del Territorio Pontino prima della Bonifica”, voluto dal dott. Andreatta e finanziato dall’Amministrazione Provinciale di Latina, che ha visto 25 insegnanti del IV Circolo didattico seguire, sotto la regia del prof. La Rosa, un lungo Corso di formazione e poi anche il sopralluogo nei siti più ricchi di testimonianze archeologiche della Provincia.

Commenti

Devo esprimere un ringraziamento al prof. Michelangelo La Rosa, responsabile scientifico della Fondazione Marcello Zei, che ci ha guidato nei percorsi in tutti questi mesi e il cui compenso modesto è stato di gran lunga inferiore alla sua valentia e alla sua disponibilità.
Sergio Andreatta
dirigente scolastico MIUR – USR per il Lazio – USP Latina

Vivo in prossimità di Torre Astura, lungo la parte alta della Valle D’Oro, dove in prossimità, per effetto delle azioni colturali di aratura e fresatura, emergono continuamente resti di vetro, coccio e selce. Questi vengono ripetutamente rifresati dai contadini per evitare che gli vengano bloccati i suoli per ricerche. in un colle è stata addirittura fatta scomparire una sorta di costruzione a torre.
Inoltre la località Acciarella, in prossimità dell’incrocio è ricchissima di reperti, lì il comune di Latina prevede un insediamento urbaano (ex proprietà principi Borghese).

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