5th Dic, 2009

Alfabetizzazione motoria nelle scuole elementari

“Alfabetizzazione motoria nelle scuole elementari”

Arrivano due ore settimanali di educazione fisica.

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di Sergio Andreatta (articolo e foto). 

latina-miniolimpiadi-15-photo-by-sergio-andreatta-www-quartocircolo-it.JPG latina-miniolimpiadi-18-photo-by-sergio-andreatta-www-quartocircolo-it.JPG 

latina-miniolimpiadi-4-photo-by-sergio-andreatta-www-quartocircolo-it.JPGAl gioco si riconosce un ruolo primario e non casuale, di fondamentale importanza, per la crescita evolutiva dei bambini. L’educazione fisica punta ad organizzare nello spazio di un cortile o di una palestra della scuola primaria, là dove si ha la fortuna di averla, questo bisogno di muoversi e di agire dinamico in presenza d’altri compagni nella complicità e solidarietà o anche nelle opposizioni e nelle interferenze. Il movimento nel bambino assume una particolare importanza per il suo sviluppo motorio e psicomotorio, lo sottolineano molti autori tra i quali Huizinga e Caillois, o pedagogisti e psicologici come Piaget e Freud.

latina-miniolimpiadi-20-photo-by-sergio-andreatta-www-quartocircolo-it.JPGNel libro “l’allenamento ottimale” Weineck indica come allenare le capacità coordinative e condizionali dei piccoli, proponendo una serie di esercizi a carattere ludico basati soprattutto sul “rincorrersi” ed “acchiapparsi” tipici dei bambini.

Quindi i giochi nella scuola primaria devono esser ricchi di queste situazioni motorie: correre, schivare, accelerare, frenare, prevedere cambi di direzione che richiedono al bambino un impegno motorio elevato, anche dal punto di vista nervoso, a volte anche più che nello stesso sport.

latina-miniolimpiadi-21-photo-by-sergio-andreatta-www-quartocircolo-it.JPGLe attuali Indicazioni Nazioni per il Curricolo di Scuola dell’Infanzia e Primaria sembrano recepire, almeno in teoria, l’importanza dell’attività motoria nei bambini. In pratica questo non avviene per la mentalità didattica corrente che privilegia ancora la lezione verbale e per le incompetenze delle maestre. Le ore di attività motoria sono poche, le maestre non hanno sufficiente preparazione. I giochi da cortile, durante i 20’ giornalieri di ricreazione, possono essere un valido aiuto nell’acquisizione delle capacità coordinative e condizionali nell’età evolutiva ma non possono pretendere di sostituire un progetto di educazione fisica che deve essere svolto con ben altra sistematicità nella scuola.

latina-miniolimpiadi-10-photo-by-sergio-andreatta-www-quartocircolo-it.JPGL’educazione fisica non è una disciplina minore anzi, per la sua capacità di attrattiva, la sua pratica, caratterizzata da aspetti ludici, diventa un tempo divertente e ricercato dai bambini delle elementari. Un tempo, purtroppo, non sempre garantito. Da almeno 43 anni, da che come psicopedagogista (insegnante, direttore didattico, dirigente scolastico) mi occupo di questioni e problemi di educazione e di didassi nella scuola pubblica italiana, latina-miniolimpiadi-22-photo-by-sergio-andreatta-www-quartocircolo-it.JPGvado praticando e diffondendo questa idea: l’educazione fisica o motoria, o meglio ancora psicomotoria come da un pò la si va chiamando, è una pratica essenziale ad un equilibrato sviluppo auxologico, oserei dire psicofisico, del bambino della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, insostituibile quasi tanto quanto il cibo di cui egli si nutre. E come il buon genitore sta sempre attento a quello che il figlio mangia, senza lasciare che sia indotto in tentazione dalle tante variopinte offerte (spesso vere schifezze) che si trovano in commercio, così la buona scuola deve stare attenta a proporre percorsi motori di base che assecondino il bisogno dinamico di movimento e di gioco tipico di questa fascia di età ma anche una curata prevenzione agli insidiosi paramorfismi, dimorfismi. latina-miniolimpiadi-3-photo-by-sergio-andreatta-www-quartocircolo-it.JPGCorrere, saltare, rotolarsi, arrampicarsi, provarsi in giochi preagonistici di squadra, col pallone o senza, ma anche in calibrate gare agonistiche è una necessità, una misura contro la sedentarietà ove domina la seduzione dei giochi elettronici, non tanto purtroppo della lettura, e contro il rischio sempre più diffuso tra i ragazzi dell’obesità da merendina. Nel 1980 Sergio Andreatta e Serafino (Saro) Borgia, perché particolarmente motivati e nella loro qualifica di direttori didattici delle scuole statali di Sezze, partecipavano per la latina-miniolimpiadi-2-photo-by-sergio-andreatta-www-quartocircolo-it.JPGProvincia di Latina ad un interessante Corso di Formazione al Foro Italico di Roma promosso dal CONI e dalla FIGC, settore giovanile. In conseguenza, presso il Palazzetto dello Sport di Latina,  venivano implementate due iniziative del Provveditorato agli Studi di Latina  per la formazione di insegnanti elementari, progetti strutturati e diretti da Andreatta e Borgia e tenuti, oltre che da loro stessi, da valenti professionisti di varie discipline. Le insegnanti così formate avrebbero introdotto una ventata di novità e piacevolezza all’interno della scuola elementare pontina. Con una di esse, Raffaella Perrelli, una volta direttore didattico titolare dal 1992 del IV Circolo di Latina, avrei indetto e organizzato (distaccandola permanentemente  dalla classe a beneficio dell’intero Circolo latina-miniolimpiadi-5-photo-by-sergio-andreatta-www-quartocircolo-it.JPGdidattico) le MiniOlimpiadi per i ragazzi delle elementari e le BabyOlimpiadi per i bambini delle scuole dell’infanzia. Un grande successo, utile e divertente, che si ripete ancora ogni anno. Un progetto di durata annuale, ora portato avanti da Sonia Lungo laureata in scienze motorie, che trova sbocco a maggio di ogni anno in una manifestazione ludico-sportiva nei plessi, nelle palestre scolastiche e al Campo Coni di Latina. Tuttavia anche questa è una iniziativa, se non effimera almeno per noi, sporadica, lasciata alla volontà di poche persone e certamente non valida per tutta la scuola primaria pontina, laziale e italiana.

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Ora, da questa constatazione di importanza e di mancanza, e anche da quella di tanta latina-miniolimpiadi-6-photo-by-sergio-andreatta-www-quartocircolo-it.JPGprecarietà e disoccupazione tra i diplomati dell’ISEF e i laureati della Facoltà di Scienze Motorie, nasce il progetto pilota voluto da MIUR e CONI, un progetto da 5 milioni di spesa. Si chiama “Alfabetizzazione motoria nelle scuole elementari”, partirà da febbraio prossimo e per ora riguarderà 1000 istituti, 250mila alunni e 1000 operatori esterni laureati in Scienze Motorie o diplomati all’Isef. Presentando il progetto il ministro Mariastella Gelmini ha così dichiarato:”E’ un’iniziativa che colma una lacuna: la mancanza alle elementari dell’educazione fisica, fondamentale per combattere sedentarietà e obesità, oltre che il bullismo”. Dal 2010 al 2013 questo progetto, destinato ad irradiarsi, capillarmente dovrebbe coinvolgere tutte le scuole italiane. Dopo averlo a lungo auspicato, lo spero vivamente. © – Sergio Andreatta Riproduzione Riservata.

 

 

Commenti

Dopo tanti guasti e sforbiciate finalmente un baleno di luce per la scuola elementare. Non è mai troppo tardi.

Ma la Gelmini non era quella che voleva far fuori tutti gli specialisti della scuola elementare o primaria come ora si chiama? Ci ha ripensato?

“Beh, ci voleva la Gelmini per capirlo!!! L’ho sempre detto che è un genio incompreso….”.

Meglio tardi che mai, no? Sono, però, curioso di conoscere i criteri per l’assegnazione del posto e, soprattutto, del… preposto.

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