Sergio Andreatta: Tra conoscenze e competenze le oscillazioni delle nostre scuole italiane
“La scuola dell’obbligo tra conoscenze e competenze”. E’ questa la questione centrale nell’attuale dibattito non soltanto italiano ma europeo sull’istruzione. “Scuola dell’obbligo per apprendere cosa?” ci si chiede sempre più insistentemente non soltanto tra gli esperti di scienze della formazione. La domanda è più che mai d’attualità nel momento in cui la recente riforma (“Gelmini”) degli ordinamenti, riducendo le risorse finanziarie, gli organici del personale docente, gli orari settimanali di lezione, obbliga le istituzioni scolastiche ad operare scelte, a volte sacrificali, e ad assumere priorità. E tra le scelte da compiere, una mi si presenta sicuramente come determinante: continuare a trasmettere conoscenze (saperi) o sviluppare competenze (capacità, atteggiamenti, saper fare)? Gli orientamenti culturali e “politici” e le sensibilità di ognuno potrebbero facilmente indurre a risposte affrettate. Ma ogni certezza qui, più che mai, mi apparirebbe (mutuando un concetto di antropologia culturale ed economica di Tullio Tentori) un pregiudizievole rischio. Su questa domanda – e sui temi ad essa connessi – dovrebbe iniziare o, meglio, continuare all’interno dei Collegi dei Docenti, più che delle sterili Università, il lavorio di un’intensa e qualificata ricerca-azione per i prossimi anni anche se la continua destabilizzazione degli scenari, nella sociosfera dell’ultimo decennio sempre più complessi e cangianti, sembrerebbe orientare la direzione dello studio, più che sui saperi, sullo sviluppo individuale delle competenze che pure qualcuno, un po’ semplicisticamente, ha interpretato e tradotto come abilità. E, tuttavia, non si può neanche rinunciare apoditticamente ai “saperi” in nome di un atteggiamento propositivo e di un metodo a…, verso… In un bilanciamento del neanche nuovo quadrilatero delle dinamiche del “sapere”, “saper fare”-“saper essere” e “saper scegliere”, come psicopedagista con 43 anni di esperienze in vari campi della formazione io Sergio Andreatta, discepolo a La Sapienza di Roma di Mauro Laeng, per le connesse implicanze non rinuncerei, e così credo non debba la nostra scuola italiana, a nessuno di questi vertici del dibattito, come una bussola non può rinunciare a nessuno dei punti cardinali che come tale la qualificano. © – Sergio Andreatta
Statistiche del blog andreatta.it
Attualmente vi sono 461 articoli e 896 commenti, contenuti in 16 categorie.