29th Dic, 2007

Latina. I presepi di Piazza del Popolo

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Con l’arrivo dei Re Magi, il 6 gennaio, e con la successiva ricorrenza del battesimo di Gesù già adulto sulle acque del fiume Giordano ad opera di Giovanni Battista finisce il ciclo natalizio, si smontano gli alberi e si riposano le statuine nei bauli.

I presepi di Piazza del Popolo, a Latina, sono stati visitati in questi giorni da tantissime persone, sia quelli sotto i portici sia quello meccanico collocato, ormai stabilmente da quattro anni, all’interno del cortile del Palazzo Municipale. Il registro che sta sul tavolo di Marcello Cassoni è pieno di firme, di apprezzamenti artistici… Sotto i portici sul lato di levante e su quello di ponente sono esposti in belle teche di cristallo i presepi dei singoli autori, per lo più in stile classico romano-napoletano. Gli espositori, proposti dalla locale Associazione Presepistica Pontina, sono venuti da fuori, da Aprilia, da Anzio, da Sora e, ovviamente, dalla città. Più degli altri anni quest’anno i personaggi sono collocati dentro belle e curate ambientazioni scenografiche pontine. Perché cercarle altrove? E del resto i francescani veri inventori della tradizione del presepio, nel 1223 a Greccio in provincia di Rieti con lo stesso S.Francesco, furono presto di casa anche da queste parti, con i loro monasteri di Cori, Terracina, Sezze, ecc. Ecco, così, lo sfondo dell’antica Abbazia di Fossanova in uno, della Piazza di Sonnino in un altro, di un vicolo di Bassiano, di Norma, del Tempio di Castore e Polluce di Cori ma anche, suggestiva, c’è l’ambientazione moderna dentro il portone principale di questo Palazzo Comunale opera dell’arch. Oriolo Frezzotti. E del resto i due natali, cristiano e della città, storicamente coincidono essendo nata, come è noto, la città di Littoria-Latina il 18 dicembre di 75 anni fa. Una nota di merito va attribuita, da parte mia di dirigente scolastico, all’unico presepe scolastico presente, quello (il I da sinistra) della S.M.S. Alessandro Volta di Via Botticelli, opera di alcuni alunni coordinati da Coluccia, professore di artistica in pensione che continua a prestarsi per la sua ex-scuola gratuitamente. Davvero tanti i visitatori delle Mostre presepiali coordinate da Giuseppe Pataria presidente dell’Associazione. Tutt’intorno vedo premere una cornice di curiosi, più che di devoti tanto che a cercarne uno di questi ultimi sarebbe come cercare un ago nel pagliaio, e per riuscire a scattare qualche foto, io che questa Mostra la conosco bene, devo sgomitare e farmi un po’… tollerare. I bambini sono contenti di quello che i loro genitori li hanno portati a vedere questo pomeriggio, magari tra poco andranno anche a pattinare all’ice park qui davanti. Vari e tutti entusiasti i commenti. E bisogna anche dire che questa location dei presepi, nei portici di Piazza del Popolo e dentro i giardini, allestita dall’Associazione con il significativo patrocinio del Comune di Latina, risulta particolarmente indovinata. L’idea che mi viene è che il presepe in questa città non sia stato ancora del tutto soppiantato dall’albero di Natale, anzi noto un più effervescente revival quest’anno. Non c’è chiesa che non lo ostenti, non c’è scuola che non l’abbia realizzato, anche ricorrendo a varie tecniche. Nelle scuole l’insorgente pseudo-laicismo di alcuni insegnanti, che avrebbe preteso di frapporsi per negare una delle fonti più antiche, autentiche e amate della nostra secolare tradizione italiana, ha finito col far nascere una reazione con un aumento di ricerca di creatività. Nel mio IV Circolo didattico di Latina ne ho visti e apprezzati tanti di belli, tra cui quello “dei cinque continenti” della Scuola C.Goldoni  e quello “di carta di giornale” della G.Mazzini di Borgo San Michele che pure figurano, ancora quest’anno degnamente, nella Mostra Virtuale dei Presepi organizzata dal Santuario francescano di Greccio. Impressionante, nei Giardini del Comune, l’allestimento curato dall’artista Marcello Cassoni di Norma, autore di oltre 60 meccanismi. E’ il quarto anno di seguito che lo allestisce qui, prima lo montava nel cortile della sua abitazione in Via Ippolito Nievo. Marcello Cassoni non è un pensionato ma un funzionario della ASL, ufficio prevenzione, per cui il suo tempo, ci tiene a dirmi, è quello che è. I principali gruppi dinamici sono 60, i movimenti almeno 120, le ambientazioni spaziano nel tempo, nei luoghi e nelle civiltà dei due emisferi, tra vari usi e costumi, riproponendo situazioni e mestieri ormai scomparsi e perciò ancora più affascinanti per i ragazzi curiosi. Certe scene non si trovano manco più riproposte nelle pagine dei loro testi dedicati al folklore …C’è anche un “gruppo di quattro lestre con carbonaia” giusto per restare in tempo pontino pre-bonifica. Ma quest’anno compaiono per la prima volta varie tipologie di Poderi ex O.N.C. e lo stesso Palazzo che nel suo 75° genetliaco diventa per la prima volta culla dell’evento divino. “Pace, pace in terra pontina a tutti gli uomini di buona volontà!” A tutti coloro che lavorano per gli altri, nei servizi fondamentali ed essenziali, ai volontari. A tutti quelli che si impegnano per il progresso civile della città. E naturalmente nella tipicità di un territorio già palude l’acqua torna ad essere protagonista, il linguaggio che muove molti meccanismi o da essi ne è mossa, con un grande effetto spettacolare, quasi da far pensare e dire. “Ma perché questo plastico, così rappresentativo di uno spirito globale e del nostro pontino, non potrebbe rimanere aperto con funzioni didattiche tutto l’anno?”.

Non sta conoscendo pause il flusso dei visitatori alla affascinante Mostra provenienti non solo da Latina, ma da ogni parte della Provincia e della Regione, soprattutto famiglie intere e tanti bambini incantati. Il grande successo di pubblico ha spinto, così, il Sindaco Vincenzo Zaccheo, anche su nostra sollecitazione, a chiedere e a ottenere dall’artista Marcello Cassoni e dall’Associazione Presepistica Pontina, che cura l’expo sotto i portici di Piazza del Popolo, la proroga della chiusura della Mostra.

Apertura, quindi, fino al 18 gennaio 2008: la mattina dalle ore 10.00 alle ore 14.00; il pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 20.00. Nei giorni festivi: la mattina dalle ore 10.00 alle ore 14.00, il pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 22.00

 

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