Come si è formata la Pianura Pontina
Una volta, tantissimi secoli fa, l’Acqua
e la Terra vivevano in armonia tra loro.
C’era un luogo, tra Roma e l’odierna Latina, dove un immenso lago faceva mostra delle sue placide acque alla Terra che lo circondava. Anatre, folaghe, anfibi e uccelli acquatici si fermavano sulle sue sponde a riposare e a nidificare e la natura gioiva di tanta bellezza e tranquillità.
Un giorno però la Terra s’ingelosì, perché tutti gli animali della zona correvano al lago per trovarvi ristoro e abbeverarsi, trascurandola. Essa, per placare la sua invidia, a poco a poco, rubò le acque al magnifico specchio,con l’aiuto del Sole, finché sul posto non rimasero che erba secca e sterpi spinosi.
Il Lago però, prima di scomparire, servendosi di una colomba, inviò un messaggio ai suoi amici fiumi: – Addio miei cari e fedeli amici, tra poco non ci sarò più, voi però, non dimenticatemi; punite la Terra che mi ha prosciugato e ha fatto morire tutti i miei protetti -.
Gli allegri e chiacchieroni fratelli, che scendevano a valle dai Monti Lepini per portare sollievo e benessere alle zolle arse dal sole, si adirarono e decisero di punire severamente l’invidiosa compagna. Chiesero aiuto al cielo che scaricò su di loro tanta, a tanta pioggia e alle sorgenti che aumentarono l’afflusso delle acque poi, quando furono abbastanza gonfi e tumultuosi, si riversarono sulla Terra, non più per accarezzarne la superficie brufolosa e secca e per dissetarne gli abitanti, ma per colpire, allagare e distruggere tutto ciò che inondavano.
La loro rabbia e la furia distruttrice durò secoli e secoli e rese la Terra molle, fangosa, putrida e inabitabile per gli uomini. Solo le infide zanzare vi vivevano felicemente, trasmettendo, con le loro punture, malattie e morte, mentre le bisce e i tafani strisciavano e ronzavano senza posa in mezzo alla rigogliosa vegetazione.
Molte persone persero la vita in quell’inferno, impotenti di fronte a tale disastro, finché un giorno l’Acqua ebbe pietà del sudore e della fatica di tanta povera gente e decise di fare pace con la vecchia amica, che si era ravveduta e aveva chiesto perdono. Si fece finalmente imbrigliare e deviare in canali, fossi e scoli e da quel giorno la Terra e l’Acqua vivono di nuovo in armonia nella splendida Pianura Pontina, sempre però sorvegliati dai loro nuovi amici: gli uomini.
Classe 2 A – Scuola Primaria C. Goldoni – 4 Circolo di Latina