Quelli del deserto, due giorni da fuggiaschi in uno spazio non soltanto fisico dove è possibile perdersi per sempre o ritrovarsi, a riscoprire quel legame vitale dell’anima con l’esistenza che la frenesi di ogni giorno ottunde. E non è vero che “quando si corre dietro allo spirito si acchiappa la stupidità” come sosteneva nei suoi Cahiers, con una frase ad effetto ma fondamentalmente essa stessa stupida, l’illuminato Charles Louis de Secondat, barone di Montesquieu*.
Bisogna perdersi un pò per ritrovarsi… Sui percorsi dello spirito il “deserto” 2010 si svolge ancora una volta su un altipiano del Monte Gonfalone, all’Eremo di S. Egidio, in Molise. Ancora un bel cammino insieme del Gruppo di Latina nato intorno alla Parrocchia – Convento di S. Chiara. Una due giorni il 10 ed 11 luglio con i bambini e i ragazzi lasciati a più lievi pensieri e a giocare liberamente sui prati, gli agnostici a camminare in cerca di qualcosa che sembra loro difficile da trovare, i fedeli più convinti del nucleo storico (quelli del Gruppo CamminoinSpes che si muovono intorno aquesta esperienza e che si ritrovano ogni venerdì sera a Santa Chiara, il mercoledì a San Pio X ed il giovedì a San Benedetto”) ad arare nei solchi degli esercizi spirituali la loro anima assetata. Un’esperienza familiare o individuale di auto-riflessione profonda sul senso della vita e la ricerca di sé attraverso la meditazione guidata dallo starek (Racconti di un pellegrino russo) Padre Luciano Proietti (Elogio della Vita solitaria) e di necessaria purificazione dalle scorie in quotidiana sedimentazione. E alla fine ti accorgi, anche se non sei arrivato alla meta, che il tempo del ritiro si è consumato in fretta e l’esperienza spirituale, per non essere effimera e incostante, deve continuare con la sistematica lettura della Bibbia e con la formula della preghiera del cuore, incessante e continua, del pellegrino. © – Sergio Andreatta
* Ben più noto e apprezzato per i suoi studi socio-politici tra cui il concetto della tri-partizione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario) fondante l’impianto democratico di tante moderne Costituzioni tra cui quella della Repubblica italiana in vigore dal 1 gen. 1948. Impianto strutturalmente oggi messo in discussione da chi ambisce, come l’attuale Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al superamento degli equilibri e dei reciproci controlli dello status quo a favore di un esecutivo più forte.