4th Gen, 2008

Sergio Andreatta, Va’ trova il modo… (Quasi una poesia)

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Sergio Andreatta, “Va’, trova il modo…!”

  Un’alba invernale ammantata di cinabro,“quasi una poesia”.   

 

O mia labile dea,  

perché aspetto l’alba

quando la notte

non è più tale e il giorno,

ancora il giorno indugia

dietro quinte antelucane…

Ah, quanto dura la notte!

Venendo Aurora

chiama in vita la speranza…

O mia labile dea,  

perché aspetto l’alba

per uscire dal sonno

di ogni mia malinconia?

E perché un avvento

per la mia salvezza?

Nella notte non più tale

il giorno indugia,

esita dietro scuse

di basse aspettative?

Per ogni uomo la notte

non può durare in eterno,

la morte è luce

che dona vita a quest’ora

a ciò che vuole…

Nascerà! Nascerà?…

Sì? Chi ci assicura?

Nel sentire contrasti

già s’insinuano tra me

e quei profili al chiarore?

I primi raggi ispirano,

parlano, toccano il cuore,

aprono la porta

dei pensieri che passano

sopra i bassi crinali dell’oscurità.

Sfavillio di emozioni,

il sole vedo alzarsi,

soprammontare Anxur.

Sfolgorio di luce nuova

sulla terra,

a me torna il senso

dei miei giorni

vincolati ognuno al loro destino:

“Va’, trova il modo, Sergio,

forte mi enuncia,

per affrontare ancora oggi

ciò che devi!”           

     di: Sergio Andreatta

Latina, Alba del 20.12.2005 dal balcone di casa mia.

Commenti

Un’emozione, una poesia. oltre la semplice descrizione.

Quante volte abbiamo visto un’alba spuntare ma non abbiamo saputo tradurre in parole così belle i nostri sentimenti!

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