20th Dic, 2006

Il Metro a Latina. Arriverà mai?

“Scusi, signorina, ma… quando parte?”

Fa bella mostra di sé nella piazza come un lucido anaconda blu micorizzato.
I curiosi in transito, o perché richiamati proprio dall’evento o perché stupiti, si avvicinano dubbiosi e chiedono informazioni alle due eleganti hostess in divisa.
Chiedono, perfino, se possono fare i biglietti cercando di sapere: “Quando parte?”
Ma non parte.
Il MetroLatina è lì solo per un’esibizione.
Il MetroLatina che ancora non si muove “ha le ruote in gomma e si muove con l’elettricità”.
“Silenzioso, ecologico, veloce. Meno macchine, niente gas nocivi per salvaguardare la salute di tutti”.
“La storia di una città è fatta di tappe…” ammette un consapevole sindaco Vincenzo Zaccheo, più candidato a riconfermarsi: “MetroLatina è un passaggio importante in questo percorso. Per favorire la mobilità. Per migliorare l’ambiente. Per offrire un’alternativa all’automobile. Per “ricucire” parti importanti della città”.
Insomma questo è il sindaco-pensiero per…
MetroLatina è una metropolitana leggera, di superficie come ce ne sono già a Padova, Venezia e L’Aquila.
Una sfida entusiasmante per Latina che guarda a questa infrastruttura moderna, di tecnologia avanzata come se già esistesse ma il cui primo tratto potrà inaugurarsi non prima del 2009.
Un’opera “a costo zero” per la città, si dice, perché i costi di €. 139.000.000,00 sarebbero sostenuti dal Cipe per il 60% e da un project financing, un progetto di finanza di privati per il restante 40%.
Insomma qualcosa, più di una semplice idea pindarica, sembrerebbe muoversi anche se l’anaconda MetroLatina continua a dormire senza fastidi per chi le sale sulla pancia e la calpesta per la coda.
Nei suoi sogni c’è il collegamento rapido e silenzioso tra la Stazione di Latina Scalo e il centro storico, fino ai Quartieri Nuova Latina e Nascosa e poi, chissà, fino alla Marina un giorno.
Intanto un nugolo di bambini parlotta vivamente più interessato e quelli che si riconoscono una fantasia da vendere, scrivendo un bel pensiero e imbucandolo in una cassetta, possono sperare di esser scelti tra i primi cinque e vincere, così, il premio di un modellino del Metrò.
Niente male, no?

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