Ma Latina che città è?
“Maschia” come dimostrerebbe la prima fotografia “fallica” della torre civica o “femmina” come si presenta nella statua del cortile interno, più riservato, del Comune?
O come a Palazzo “M”…
Come architettura intendo.
Maschia come dimostrerebbe la prima fotografia fallica della Torre civica o femmina come si presenta nella statua del cortile interno, più riservato, del Comune?
O di due sessi come in palazzo “M”, dove è rimasto solo il simbolo della parte femminile del bianco palazzo con quella forma (iniziale di Mussolini) mentre la torre-pene è stata abbattuta dal bombardamento aereo americano del maggio del ’44? Maschia perché l’architettura del “nucleo di fondazione” dovuto all’arch. Oriolo Frezzotti è di tipo “razionalista”, logicamente più maschile; sentimentalmente femmina perché la rottura della sua unitarietà stilistica in tanti quartieri nuovi ha assunto la pluralità e la varietà di un abbigliamento di moda femminile.
Una volta Sigmund Freud provò a dare una lettura psicanalitica di certi segni e di certi simboli e delle costruzioni e dei giochi in chiave… “erotica”.
Solo teorie, s’intende, o ci sarà pure un qualche sostrato inconscio fondamentale?
E’ altre storiche città della Provincia pontina, cito Formia, Terracina…, per la loro architettura, a che sesso appartengono secondo voi? E Sezze (bella) perché si accompagna a Romano (*) e non, con più forte legame di concordanza di genere, a Romana? Il sesso-gioco potrebbe continuare con la Torre Eiffel di Parigi, la Mole Antonelliana di Torino e i grattacieli di N.Y.C. inconfutabilmente maschili; con il London Bridge e le Torri di Bologna omosessuali maschili, con il Colosseo e l’Arena di Verona femminili… Chiese e moschee hanno sia la parte maschile dei campanili e dei minareti che la parte femminile della facciata e del corpo. Venezia, malgrado lo slancio maschile dell’eretto campanile di S.Marco, per le sue cupole largo-tondeggianti, per le sue forme civettuole e i suoi scorrevoli canali è prevalentemente femminile…
E così via, il gioco della interpretazione sessuale applicata alle architetture può continuare quasi all’infinito…
(*) Alcuni Sezzesi o Setini mi scrivono per suggerire: “Sezze Rumeno” per via dei 4000 rumeni ormai residenti in centro. E perchè, no? Non è male come idea…
di: Sergio Andreatta