18th Mar, 2011

150° dell’Unità d’Italia: Elogio degli Insegnanti

Nell’Italia dei cento volti, delle cento condizioni emotive, linguistiche, sociali, culturali per cui ci sentiamo diversi nelle etnie, seppure politicamente uniti e legati in uno Stato che vorremmo più Nazione, in quest’Italia antica e nuova, bellissima e per certi aspetti anche bruttissima, noi viviamo oggi insieme il 150° senza enfasi retorica ma con quel pò di non trascurabili “mistica risorgimentale” ed educativa critica storica che sono pur sempre necessarie per non dimenticare tutta l’importanza di una unificazione politica. E c’è bisogno di una sana “italianità” nelle scuole per rafforzare l’identità nazionale ancora giovane, per alimentarla nel rispetto delle tipicità locali. Uniti e diversi, verso un giusto federalismo costituzionale. Ed è anche bello viaggiare, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e della scuola statale italiana, per i luoghi storici del Risorgimento italiano. Un modo per partecipare in prima persona all’anniversario dell’Unità e per arricchire l’offerta formativa delle scuole in una data così significativa per il Paese. Nella  scelta libera delle mete e degli itinerari le scuole potranno avvalersi delle proposte indicate dall’unità tecnica di missione (www.italiaunita150.it) e delle iniziative promosse dal Comitato “Italia 150” di Torino (www.italia150.it). Le scuole interessate all’iniziativa potranno registrarsi al sito www.daimilleaunmilione.it, dove potranno acquisire ulteriori informazioni e indicazioni utili per aderire al progetto ministeriale entro e non oltre il 15 aprile 2011. (Sergio Andreatta, psicopedagogista).

DIREZIONE DIDATTICA STATALE

IV CIRCOLO “C. GOLDONI”di LATINA

www.quartocircolo.it

Prot. n. 1394 /A1f del 18/03/2011.

Destinatari:

Ins. ti di classe/sezione

e  Coordinatori di Plesso

Pers. ATA C.S. dei Plessi

LORO SEDI

Ogg.: 150° dell’Unità d’Italia (17.03.1861-2011): elogio all’impegno

 

Mi congratulo intensamente con Loro per la riuscita delle tante Manifestazioni attuate nei Plessi, una per ogni Scuola, da cui giungono significativi contributi per il sito istituzionale e belle foto di documentazione.

È stata proposta una celebrazione di una certa solennità, nobilitata dall’esecuzione dell’Inno di Mameli-Novaro (giusto ricordare anche il compositore musicale), perfino in versione integrale e nel linguaggio dei segni (LIS), arrichita da tricolori coreografie che nell’insieme hanno fatto sorgere e diffondere nella Comunità scolastica del IV Circolo una forte, scambievole e ricordevole emozione.

Mi sembra ora opportuno continuare a lavorarci sopra in classe, elaborando mappe concettuali e piste su alcuni aspetti storici, geografici e, soprattutto, di conoscenza-apprezzamento dei Principi fondamentali della nostra Costituzione repubblicana (1.01.1948), attivando le buone pratiche della convivenza democratica e della condivisione senza alcuna discriminazione verso persone di altre sensibilità e culture, ma tirando fuori e sviluppando quell’amor di patria e quell’eroismo, oggi sopito, per cui sacrificarono la loro vita tanti giovani camicie rosse. E’ una storia, quella suscitata in questi giorni,  a noi più vicina di quanto non si pensi. Ricordavo – nella Scuola centrale dove sono intervenuto – mio bisnonno, per rifarmi – a titolo di esempio – alla storia della mia famiglia, Vittore Andreatta da Paderno d’Asolo, che combatté nel luglio del 1866 nella III Guerra di Indipendenza col gen. Cialdini, quando dal 14 al 21 la guerra attraversò la pedemontana e anche il suo stesso paese; mio nonno Ambrogio di ritorno da dieci anni di emigrazione e di avventura negli Stati Uniti si trovò nella I Guerra mondiale al centro del teatro bellico sotto le pendici del Monte Grappa “tu sei la mia patria”; mio padre Giulio Camillo e i suoi fratelli, nel frattempo emigrati in Agro Pontino per idealismo di regime e per la Bonifica integrale, si spesero sui vari fronti della II Guerra Mondiale scrivendo, in alcuni casi belle pagine di ardimento (cfr. il libro “Ad ogni costo”). Altri cugini rimasti nel Veneto alimentarono, invece, anche ai livelli più alti del comando, la resistenza partigiana a SS e repubblichini. Poi io e i miei familiari della successiva generazione, come anche gli ascendenti dei nostri alunni, abbiamo potuto vivere, per fortuna, e crescere in un’età di pace, democrazia e benessere che speriamo permanga per i nostri figli, nipoti e per sempre. Ma se questo accadrà è stato per quel disegno di nazione libera, indipendente e, soprattutto, “una” che ora qualche demagogo vorrebbe frantumare. Non bisogna assolutamente permetterglielo impostando da subito una buona educazione scolastica all’amor patrio. E’, questa, una precisa consegna che affido a tutti Loro. Attraverso l’arricchimento del nostro P.O.F. sarà trovata l’esaltazione didattica dell’Unità d’Italia nell’Edizione speciale e dedicata delle MiniOlimpiadi * (XIV Edizione) di quest’anno e, se si vuole, in rapporto con la programmata conoscenza del nostro Territorio, nella Mostra dei lavori grafo-pittorici di fine anno scolastico.                              

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Sergio Andreatta

*Con bell’ Attestato dedicato e medaglia individuale offerta da una Mamma sponsor.

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