9th Mag, 2011

Con il CAI veronese una scalata alla solidarietà. Il grazie di Madre Camilla Andreatta

Su L’Arena, quotidiano di Verona, è apparso oggi questo articolo. Dalla Missione comboniana di Esmeraldas nel lontano Ecuador, dall’Hogar Campesino dove Madre Camilla Andreatta puntando sul cuore immenso della solidarietà italiana sta cercando di costruire una casa degna di tal nome per 40 ninos, bambini e bambine che lasciano i loro sperduti e miserevoli villaggi nella foresta per un barrio pure povero della città di Esmeraldas ma dove, amorevolmente accuditi da una signora del posto, possono almeno sperare di studiare e vivere il presente in un’attesa concreta di futuro migliore per se stessi, la propria famiglia e la propria comunità. Un bel grazie ai veronesi, dunque. (Sergio Andreatta, www.andreatta.it –  sergio.andreatta@andreatta.it)

 http://www.larena.it/stories/Cronaca/250485__con_il_cai

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Con il Cai una scalata alla solidarietà

SEZIONE CESARE BATTISTI. Sostegno a progetti umanitari in Tibet, Nepal e in Paesi latinoamericani dell’area andina. Grazie ai fondi raccolti tra i soci è stato completato un centro di accoglienza per ragazzi in Ecuador. (09/05/2011)

Il «focolaio contadino» nella comunità Esmeraldas, Ecuador

 

La montagna è maestra: chi la ama lo sa. In questo caso, è maestra di solidarietà. Il Cai Cesare Battisti, insieme alla onlus Hermandad di Povegliano e con il sostegno della sezione Cai di San Pietro in Cariano, aiuta bambini e giovani che vivono o provengono da zone di montagna. Un impegno portato avanti dal 1958 attraverso l’iniziativa «Natale Alpino», che inizia sì a dicembre, ma poi prosegue durante tutto l’anno e oltre.
«Un tempo erano i monti di casa nostra: si recapitava vestiario ai ragazzi delle contrade lessiniche. Oggi sono le montagne di Paesi lontani. Tibet, Nepal, Bolivia, Ecuador. L’ultimo, il Perù», spiegano il vice presidente del Cesare Battisti Fabio Veronese e il coordinatore di Hermandad Nevio Geroin. «Abbiamo portato acqua ed elettricità in sperduti villaggi e costruito piccole scuole in cui i ragazzi poveri trovano anche vitto e alloggio. Non ci imbarchiamo mai in progetti enormi, perché vogliamo vederne la fine. Così anche i soci, attraverso le relazioni fotografiche e il dettaglio delle spese al centesimo, sanno come vengono utilizzati i loro contributi».
I fondi si raccolgono attraverso il tesseramento al Cesare Battisti, cene e lotterie di solidarietà e i concerti del coro Stella Alpina. Importante: ora il Cesare Battisti può ricevere sostegno anche tramite il 5 per mille, destinato completamente al Natale Alpino.
Quanto vale il sorriso di un bambino tolto dalla strada? Tra le ultime conquiste, frutto appunto della generosità dei soci, c’è il rifacimento dell’Hogàr Campesino (“focolaio contadino“) nella comunità di Esmeraldas in Ecuador. Una catapecchia di legno in cui trovavano ospitalità decine di bambini di famiglie indigenti. Oggi, dopo l’intervento, è una bella casa di mattoni a due piani che accoglie 36 ragazzi e ragazze, permettendo loro di frequentare la scuola. Il costo del progetto, 37 mila dollari, arriva tutto da Verona.
Lo spunto è arrivato da madre Camilla Andreatta, comboniana, che nel 2005 ha scoperto l’esistenza dell’Hogar e le sue precarie condizioni. «Hanno 5 piatti, 5 cucchiai e 20 bicchieri, perciò devono mangiare a turno, prima i più piccoli che sono i più impazienti», scriveva allora la suora.
Hermandad, venuta a conoscenza del caso, ha coinvolto il Cesare Battisti. Si è partiti nel 2008. Nel giugno 2009 si aveva in mano l’equivalente di 14.500. Piuttosto di ristrutturare la struttura fatiscente, si è deciso di sostenere demolizione e ricostruzione complete, aggiungendo altri 17 mila dollari. Il 2 marzo 2011 il nuovo Hogar è stato inaugurato, sotto la supervisione delle comboniane. La nuova scommessa è in Perù, per il Natale Alpino. Siamo a Lima, la capitale, dove vive un terzo degli abitanti del Paese. Molti giovani scendono qui dalle montagne e finiscono abbandonati, destinati a una vita di precarietà. Dal 2005 Alessandra Donatelli, veronese, con il sostegno dell’associazione Sinergia accoglie i ragazzi di strada nella casa famiglia Rayitos de luz (Raggi di sole) a Pachacamac, uno dei siti archeologici più importanti del Perù. La sistemazione necessita però di ristrutturazione, in particolare di un vero tetto. Quello attuale è in bambù e non isola da pioggia e umidità. «L’obiettivo è raccogliere quanto necessario per questo intervento. Contiamo ancora una volta sulla generosità dei soci e amici», dicono Veronese e Geroin. (L.CO).

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