A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce:”Elì, Elì, lemà sabactàni?” che significa:”Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”: Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano:”Costui chiama Elia”. E subito uno di loro corse a prendere una spugna, la inzuppò di aceto, la fissò su una canna e gli dava da bere. Gli altri dicevano:”Lascia! Vediamo se viene Elia a salvarlo!”. Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito… (Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Matteo, frammento da 26,14-27,66).
figlio, a chi m’appiglio?/
Figlio, pur m’hai lassato?/
Figlio bianco e biondo,/
figlio, volto ioconno,/
figlio, per che t’ha ‘l monno,/
figlio, cusì sprezato?/
Figlio dolze e placente/
Figlio de la dolente,/
figlio, hatte la gente/
malamente trattato./
Ioanne, figlio novello,/
mort’è lo tuo fratello:/
ora sento ‘l coltello/
che fo profitizato,/
che moga figlio e mate,/
‘n dura morte afferrate./
Trovârse abbraccecate/
Mate e figlio a un cruciato!/
(Jacopone da Todi (1235-1306), Il “Pianto de la Madonna”).
“Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da gran timore e dicevano: “Davvero costui era Figlio di Dio!” (Secondo S. Matteo).
Processione del Venerdì Santo per le vie di Esmeraldas – Ecuador (Lahora.com.ec)