29th Mar, 2008

Latina. Zingare per casa

Cronaca e considerazioni su un fatto vero, anche fotografato.    

 

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Si muovono come padroni, incontrastati, anche della città di Latina, o meglio come coloro che vorrebbero diventarlo: albanesi, rumeni, … zingari. Si dice, sempre, che non bisogna mai generalizzare. Giusto ma, intanto, questo accade. Accade che una banda numerosa di albanesi, spacciandosi per… rumeni, perché ormai questi beneficiano della più favorevole condizione di comunitari, sia stata arrestata ieri con un’operazione in grande stile dai carabinieri di Velletri per furti in ville e negozi. Agiva nel pontino e a cavallo con la provincia di Roma. Accade che ti imbatti normalmente negli zingari in movimento, se non in azione, più che nei cespi di cicoria sui prati. I nomadi presidiano ogni cantone. E il loro mestiere si sa, purtroppo, quale essere. In Via dei Bruzi, poco fa, ce n’erano due: lui suonava la fisarmonica spingendo il suo sguardo indagatore fin dentro i balconi per una ricognitiva mappatura delle situazioni, lei, forse la figlia, suonava intanto i campanelli alla ricerca di un obolo. Girano le strade della città da sotto Natale e tutti quelli che sento pensano esattamente quello che ho scritto. Forse malpensano…Il 26 marzo, intorno alle 16,30, ho intercettato 2 zingare per le scale del mio condominio, disturbate da qualcuno cercavano di darsela a gambe con indifferenza, però, e con l’idea di non dare troppo nell’occhio. La poco più che ventenne aveva la punta di un grosso cacciavite che malcelato spuntava fuori di 3 cm. dalla scollatura a V della sua camicetta. Dopo uno scambio di battute, intrattenibile, se ne scappava via. Intanto la partner, panciuta, più grande e più esperta, intercettata da una condomina toccandosi la grossa pancia giustificava la sua strana presenza con la ricerca di un inesistente… “ ginecologo all’ultimo piano”. Si muovono sempre in coppia, le zingare, armate di cacciaviti e di altro strumentario adatto a scardinare agevolmente le porte di casa. “Io, andata dal ginecologo”, ma non esistono studi nel palazzo, dice ad un signore con cui casualmente s’imbatte. L’ingrossamento alla manica sinistra faceva sospettare, anche qui, la presenza di un altro cacciavite. Ma la prontezza di una macchina fotografica digitale immortala la scena (foto1/4). La prima zingara si era, intanto,  dileguata verso il mercato, raggiunta dalla seconda come per un accordo già preso. Dopo qualche minuto qualcuno allertato vede anche la più giovane tornare con nonchalance sui suoi passi per recuperare una “punto nera”, la mobile stiva dei frutti delle loro incursioni. Prima di dileguarsi presumibilmente verso il campo o il punto di raccolta di Al Karàma a Borgo Bainsizza, di Sant’Ilario in Via del Valloncello in Comune di Cisterna, di Aprilia o di Nettuno o chissà dove. La Questura di Latina, cui sono pervenute subito le foto, pare abbia già un’ idea precisa sulle due donne, già segnalate in azione nel Quartiere Isonzo.

 

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