3rd Mag, 2007

Silvia Costa, solidarietà alla Scuola in Ospedale di Latina

Decisa presa di posizione dell’Assessore all’Istruzione, al Diritto allo studio e alla Formazione della Regione Lazio favorevole al mantenimento del diritto allo studio all’interno del S.M.Goretti.

“In ordine al mantenimento del Progetto “Scuola in Ospedale”, scrive l’on.le Silvia Costa in una lettera (Prot.n.1181 del 16.04.2007) indirizzata al dirigente scolastico Sergio Andreatta responsabile del “Progetto sociopsicopedagogico di aiuto al bambino degente e a supporto del genitore”, questo Assessorato è consapevole che, ai fini dell’affettività del diritto allo studio delle persone, ogni istituzione deve impegnarsi a rimuovere ogni ostacolo che si frappone alla sua realizzazione, in qualsiasi condizione psicofisica si trovino. Pertanto sarà cura di questo Assessorato sensibilizzare positivamente le Istituzioni di competenza (N.d.R.: oltre la direzione didattica che si è sempre attivata nel caso la ASL pontina) e nella prossima riorganizzazione della rete scolastica non mancherà di sviluppare una attenta analisi sulle esigenze delle Scuole in Ospedale nel Lazio”.
Questo dopo la lettera (prot.n.111/1563) dell’ex direttore sanitario aziendale dr. Carlo Saitto che aveva “considerato appropriati esclusivamente gli interventi sui minori ricoverati in lungodegenza” e “ritenuto ormai conclusa l’esperienza di cui all’oggetto” sia pure invitando il dirigente S.Andreatta a partecipare “all’interno della programmazione sociosanitaria espressa nel Piano di Zona Distrettuale”. A nulla era valsa nel frattempo per il duo Saitto – Esposito neanche la lettera (Prot.n.3410), ignorata, del direttore generale dell’Ufficio Scolastico regionale, dr.Bruno Pagnani, che sanciva:”… l’attività didattica, rivolta ai bambini e agli adolescenti ricoverati nelle struttura ospedaliere, o seguiti in regime di day-hospital o di istruzione domiciliare, riveste un ruolo rilevante in quanto garantisce il diritto all’istruzione e contribuisce al mantenimento o al recupero del loro equilibrio psico-fisico”. Lettera che terminava confermando “l’importanza della Scuola in Ospedale S.Maria Goretti di Latina, già istituita con regolare procedura amministrativa”.
Lo stesso Ministero della P.I., attraverso una dichiarazione della competente dirigente dott.ssa Speranzina Ferraro, manifestava meraviglia e sdegno per l’incomprensibile sentimento di avversità verso i diritti dei minori affermato dalla ASL pontina. Ora che proprio tutti, anche i sindacati, si sono espressi a favore del mantenimento de “La Scuola in Ospedale“, anche il Sindaco Vincenzo Zaccheo in una lettera seppure non ne abbiamo copia, cosa farà la direzione della AUSL di Latina i cui vertici sono anche nel frattempo cambiati con Coiro e Lazzaro?

Commenti

Trovo ingiusto che un servizio come la Scuola in Ospedale debba subire questi attacchi!
La prima scuola in ospedale nasce intorno alla meta’ del 1800 e con grandi sforzi e’ riuscita a farsi riconoscere legalmente solo in tempi recenti!
Personalmente conosco molto bene questa realta’, in quanto ho svolto la mia tesi di laurea in scienze dell’educazione, proprio su questo argomento!
Non ho parole per esprimere il mio sdegno verso questa vicenda che non guarda al benessere delle persone, in questo caso parliamo di minori, ma guarda solo agli interessi economici e politici!

Sapessi, Lisa, quanto io che l’ho progettata da psicopedagogista prima ancora che da dirigente scolastico e attivata al Santa Maria Goretti nel 1993-4, quanto abbia sofferto per questo cinismo della dirigenza della ASL di Latina! Convegni in cui è stato esportato il “Progetto sociopsicopedagogico di aiuto al bambino degente e a supporto del genitore”/Progetto Andrea, letteratura in cui si parla di noi (P.Trotta, Quando a scuola si va in pigiama, FrancoAngeli, MI, 2003), attestazioni pubbliche, premi… non sono valsi a nulla. E’, soprattutto, i bambini dovuti lasciare a se stessi…

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