LA GIUNTA COMUNALE DI LATINA APPROVA
IL PIANO DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO
A R T I C O L I C O R R E L A T I
La Giunta Comunale ha approvato la proposta del dimensionamento della rete scolastica 2012/2013, così come richiesto dalla Provincia di Latina,
sulla base della normativa di settore (DPR 233/98, DPR 81/2009, DPR 88/2010, DPR 89/2010) e della Legge n. 111 del 15/07/2011 per la quale la Regione Lazio ha definito gli indirizzi ed i criteri per la programmazione della rete scolastica e precisamente:
1. le istituzioni scolastiche, per acquisire e mantenere l’autonomia, devono avere un numero di alunni consolidato da 500 a 900;
2. le istituzioni scolastiche, costituite da un numero di alunni inferiore a 500 e ridotto fino a 300 per quelle site nelle piccole isole e Comunità montane, non avendo l’autonomia, sono assegnate in reggenza ai Dirigenti Scolastici di ruolo;
3. per piccole isole s’intendono quelle dell’arcipelago pontino e, per quanto riguarda i comuni montani, si fa riferimento a quelle scuole di cui almeno una sede è collocata al di sopra di 600 metri dal livello del mare;
4. le Istituzioni sovradimensionate devono essere organizzate, ove possibile, in più plessi e/o succursali;
5. le scuole dell’infanzia e del I° ciclo (Primaria e Secondaria di I° grado) devono essere aggregate in Istituti Comprensivi con la conseguente soppressione delle Istituzioni Scolastiche autonome costituite separatamente da Direzioni Didattiche e Scuole Secondarie di I° grado;
6. gli Istituti Comprensivi per acquisire o mantenere l’autonomia devono essere costituiti con almeno 1000 alunni ridotti a 500 per gli Istituti siti nelle piccole isole e nelle Comunità montane (art. 19 comma 4 della Legge n. 111/2011);
7. nelle località che si trovano in condizione di particolare isolamento e qualora non sia possibile trovare soluzioni alternative possono essere costituiti Istituti Omnicomprensivi di scuole di ogni ordine e grado;
8. in una prospettiva di corretta organizzazione, per quanto possibile, vanno soppressi e/o aggregati i plessi scolastici che risultano sovradimensionati e cioè:
– plessi in cui sono presenti pluriclassi con almeno 8 alunni;
– plessi di Scuola dell’Infanzia con almeno 30 alunni;
– plessi di Scuola Primaria con almeno 50 alunni;
– plessi di Scuola Secondaria di I° grado con almeno 50 alunni
– plessi di Scuola Secondaria di II° grado con almeno 100 alunni
COMUNICATO STAMPA
“La normativa – sostiene l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione-Asili Nido-Pari Opportunità, Marilena Sovrani – ci impone un cambiamento radicale in quanto la scuola dell’infanzia, primaria e la scuola secondaria di I grado verranno aggregate in Istituti comprensivi. Si è giunti all’approvazione della proposta dopo ampio lavoro e dibattito da parte della commissione ristretta composta dalla sottoscritta dai Dirigenti scolastici e dai membri del Servizio Pubblica Istruzione, che hanno stabilito, prima di elaborare il piano, i criteri indicati dalla normativa e condivisi dalla commissione ristretta. Le proposte sono state diverse, si è parlato di 11 o 12 Istituti comprensivi ma ciò non è stato possibile poiché tale soluzione prevedeva lo smembramento dei Circoli Didattici e delle Direzioni , nonché delle Scuole Medie e degli attuali Istituti Comprensivi. La proposta approvata – continua l’assessore Sovrani – vede la costituzione di 10 Istituti comprensivi nella consapevolezza che tale laborioso lavoro condiviso dalla commissione all’unanimità abbia avuto come scopo quello di organizzare l’erogazione del servizio scolastico nel territorio garantendo un’offerta formativa sempre più funzionale ed efficace nel realizzare il diritto all’apprendimento riducendo il disagio agli studenti e migliorando l’azione didattico-educativa-organizzativa; di dare una diretta ed immediata incidenza su situazioni strettamente legate alle varie realtà territoriali e alle connesse esigenze socio-economiche in ambito locale che ci impone il Ministero; di uniformare, territorrialmente, laddove possibile, in accordo con il numero delle scuole statali esistenti; la necessità di rivalutazione di alcuni quartieri densamente popolati; della possibilità da parte della comunità cittadina di utilizzare opportuni spazi dei plessi scolastici per fini comunitari; della necessità di favorire e sviluppare l’integrazione scolastica. E’ sottinteso – continua l’assessore Sovrani – che tale dimensionamento, pur mantenendo la verticalizzazione, non comporterà per i genitori alcun obbligo di iscrizione sia per la scuola materna, per la scuola elementare e media, nulla vieterà al genitore di continuare a scegliere la scuola che lo stesso riterrà consona per la crescita formativa, culturale, sociale del proprio figlio, così come stabilisce la normativa di riferimento, sarà compito dei Dirigenti Scolastici elevare l’offerta formativa. L’iter proseguirà con l’invio della proposta di piano alla Provincia che si dovrà esprimere in merito. Ringrazio il Sindaco Giovanni Di Giorgi che con la giunta tutta ha condiviso questo percorso complesso, animato da un puro spirito amministrativo e legato al bene dei bambini e degli adolescenti con una attenzione particolare alle problematiche legate alle famiglie. Ringrazio il Dirigente e i responsabili dell’Ufficio Pubblica Istruzione per la professionalità e il tempo dedicato, i Dirigenti Scolastici per aver compreso le criticità e aver sostenuto tale proposta che a mio
avviso è la più omogenea e la più consona per le nostre scuole, considerando che la difficoltà maggiore è stata quella di formare i 10 Istituti Comprensivi avendo a disposizione un numero minore di scuole medie rispetto a un numero più elevato di Circoli Didattici concentrati al centro della nostra città. Intendo mantenere il tavolo di lavoro costituitosi, allargandolo a tutti i Dirigenti Scolastici, per un continuo monitoraggio della situazione oltre ad un confronto sinergico per una scuola innovativa che presti la massima attenzione alle esigenze culturali e sociali e per la definizione di un regolamento che prenda in esame una programmazione didattica di qualità.” Il sindaco Giovanni Di Giorgi sottolinea che “il complesso lavoro svolto in queste settimane dall’assessore Sovrani, dall’apposita commissione e da tutte le persone impegnate in tale programmazione, credo abbia portato alla definizione di un equilibrato piano del dimensionamento scolastico in grado di garantire le esigenze palesate dai singoli dirigenti scolastici e le istanze avanzate dalle famiglie, il tutto in linea e nel pieno rispetto della normativa di settore. In questo, come in tutti gli altri ambiti, l’amministrazione comunale conferma la sua più ampia disponibilità ed apertura al confronto per raggiungere risultati condivisi. Ringrazio in particolare l’assessore Sovrani per il prezioso lavoro svolto”. Latina, 22 ottobre 2011
Ufficio Stampa e Comunicazione
Comune di Latina
UN COMMENTO
I dirigenti scolastici di Latina, parte tecnica della Commissione Mista che in sinergia ha elaborato il Piano poi approvato, apprezzano il sigillo finale dato ieri dalla Giunta Comunale in coerenza con il lavoro da loro svolto con passione, impegno e competenza; manifestano tuttavia qualche residua preoccupazione avendo già sentore di manovre “by-passanti” nel tentativo di influenzare diversamente la Giunta provinciale; sperano che la filiera istituzionale rispetti le competenze deliberative del Comune; che non abbiano a registrarsi colpi di mano nell’ultim’ora e che non abbiano, comunque, l’esito di chi (non nell’interesse comune ma cicero pro domo sua) non intende recedere dal promuoverle. I nuovi maxicomprensivi rappresentano una soluzione tecnica all’esigenza di ridurre la spesa pubblica ma non comportano automaticamente anche un aumento di per sè della qualità dell’offerta formativa, non c’è stata infatti nè poteva esserci, forse, in questa operazione la giusta considerazione per i problemi pedagogici. E tuttavia la parte migliore del mondo scolastico, seppur non indifferente all’attuale grave povertà di risorse professionali ed economiche messe a disposizione del P.O.F., ne stiano certi gli utenti, s’impegnerà sostenibilmnte al meglio delle proprie possibilità per un insegnamento/apprendimento significativo. Di fronte agli occhi di un bambino, di un ragazzo o di un adolescente in cerca di gratificazione psicologica o di soddisfazione al suo diritto allo studio i docenti sapranno rispondere facendo appello alla migliore tradizione italiana. Chiamati all’appello non deluderanno facendo ricorso alla loro creatività e competenza. E di questo, abituati a muoverci sempre in prima linea, garantiremo noi dirigenti scolastici soprattutto se si darà presto avvio anche al sistema della valutazione delle prestazioni professionali (i risultati, non basta l’apparente buona volontà) e, conseguentemente al vaglio – superando l’immobilizzante interdetto di chi deve valutare (ormai uno sconcio nel suo imposto vicolo cieco) –, si volesse simmetricamente varare una corrispettiva, equa differenziazione di stipendio. (Sergio Andreatta, psicopedagogista, decano dei dirigenti scolastici e coordinatore della Commissione)