Scrive Madre Camilla missionaria da 40 anni tra gli afrodiscendenti dell’Ecuador:”Con il Tuo aiuto puoi cambiare la vita di una persona“. Madre Camilla
“Amo i morenitos di Esmeraldas perché sembrano vivere il modo in cui vivono con più dignità di ogni altro uomo” dice Madre Camilla Andreatta, missionaria comboniana di Borgo Bainsizza. Parte missionaria per la prima volta nell’ottobre del 1968 per l’Eritrea dove, nell’Istituto Sacra Famiglia di Asmara, inizia il suo mandato come insegnante elementare. S’impegna particolarmente nella promozione umana delle famiglie del quartiere e, soprattutto, nella difficile opera di evangelizzazione nei villaggi degli Altipiani.
Nell’ottobre del 1972 viene inviata in Ecuador, “il più povero tra i poveri paesi andini”, dove opera ancora attualmente (19 nov.2011). Opererà prima a Sìgchos, nella Cordigliera della Ande a 3000 m. s.l.m., ove fonda, insieme con una consorella, una comunità per l’evangelizzazione degli Indios Quechua; poi a S. Lorenzo del Pailon, provincia di Esmeraldas, tra i meticci della Costa dell’Oceano Pacifico, quasi al confine con la Colombia, ove inaugura e dirige, per 8 anni, l’Istituto scolastico “10 de Agosto”. Da lì accorre prontamente, come crocerossina, in soccorso dei confinanti terremotati della Colombia (Tumaco). Nel 1983 viene nominata Madre Provinciale è inviata a Città del Messico ove si dedica con particolare cura alla formazione delle giovani novizie.
Quando il Consiglio Generale della Congregazione la chiama a Roma come Procuratrice generale, già da 5 anni ormai stava operando tra i poveri e i terremotati della disastrata metropoli messicana. Nella Casa Generalizia di Via Boccea 506 va a svolgere per 8 anni la nuova importante funzione ma, finalmente liberata dell’incarico nel 1996, ritorna in terra di missione ad Esmeraldas in Ecuador.
Nel suo mandato missionario si è occupata della pastorale educativa, delle adozioni a distanza, di vari Progetti tra cui Educamy, Hogar campesino, Vaso rotto (sostegno ai disabili) e altri e in questi ultimi anni, come responsabile della pastorale sanitaria, dirige il Centro medico asistencial Madre Anastasia di Esmeraldas. Collabora anche, con una sua rubrica settimanale, con l’emittente radiofonica “Antena Libre”
Scrive Madre Camilla: ”…la gente che bussa alla mia porta con le più incredibili necessità mi proietta in un mondo dove i verbi che più si usano sono “ accogliere, ascoltare, vedere il Cristo che viene a me vestito di povertà e dolore per stendere con dignità la mano chiedendomi: ”Mi vuoi aiutare a portare la mia croce ?”Ed allora mi immergo in questa realtà che mi riempie il cuore di compassione e sento che, se non la rifiuto, mi fa crescere dentro come persona umana e cristiana. Mi sembra, allora, di essere povera e ricca, piccola e grande allo stesso tempo…Ogni realtà che mi tocca muta la mia condizione presente ed è un continuo sentirmi rinnovata dentro…Davvero i poveri ci evangelizzano e, a sera, posso anch’io esclamare:”Che bella e ricca è la vita missionaria. E che pienezza mi dà!”
Scritto da : Sergio Andreatta
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