26th Nov, 2011

DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: il passato e la memoria non possono costituire un ostacolo al futuro

DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: il passato e la memoria non possono costituire un ostacolo al futuro. Oltre le polemiche di parte.

(579) di  Sergio Andreatta

L’occasione dell’istituzione dell’I.C., generalizzato ope legis, se da un lato rappresenta la possibilità di un nuovo design pedagogico dell’istituto per la valorizzazione del “curricolo in verticale”, dall’altro suggerisce un rilancio delle motivazioni professionali dei docenti.  Con l’istituzione di un’autonomia scolastica (V I.C.) lungo l’asse di Viale Kennedy a Latina la Provincia ha evitato, ad avviso del dirigente scolastico Andreatta, un’iniquità sociale. Se ad ogni istituzione scolastica, perfino ad ogni soggetto o personalità, si dovesse riconoscere il diritto alla soddisfazione delle proprie istanze, la stessa dovrebbe essere al contrario negata ad un intero Quartiere? E quasi alla vigilia delle iscrizioni 2012/’13, atteso il chiarimento che ancora manca, il protrarsi delle rivendicazioni polemiche nella loro asprezza, al posto della dovuta collaborazione, potrebbe anche essere interpretato come un atto di boicottaggio. Al II C.D. di Via Po servono, indispensabilmente,  numeri e qualità (“de jure condendo” con una nuova scuola media tutta da inventare) per potersi costituire in I.C. a beneficio di un Quartiere (Latina-Ovest) che non ne ha e non ne avrebbe altri. 

A R T I C O L I     C O R R E L A T I

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Intervista di RadioLuna  all’ass. alla P.I. Marilena Sovrani e al decano dei dirigenti scolastici italiani Sergio Andreatta (La I Intervista ad Andreatta su RAI3 è andata in onda nei TG3 del 15.09, la II ven. 25 nov.2011).

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Il Consiglio d’Istituto del II C. D. di Latina, in ordine al Piano di dimensionamento scolastico approvato il 14.11.2011 dal Consiglio Provinciale che ha elevato a 11 da 10 gli I.C. nel capoluogo, si pone in una logica di piena condivisione politica della strategia che ha ispirato tale progetto. All’unanimità delle sue varie componenti il Consiglio di Circolo esprime soddisfazione e gratitudine per la configurazione di un Istituto autonomo di 1090 alunni, più una scuola media nuova da istituire, nel Quartiere “Latina-Ovest” lungo l’asse di Viale Kennedy e Via Romagnoli fino a Col di Lana. Tutte le componenti del II C.D. di Latina, dai genitori, agli insegnanti, agli ATA, gli Organi Collegiali a partire dai Consigli di Interclasse /intersezione, per finire con il Consiglio d’Istituto, che il 24 novembre ha formalizzato in tal senso con una delibera,  condividono in pieno e senza riserve il deliberato del Consiglio Provinciale di Latina.  Tale Piano approvato ai sensi della L.n.111/2011, art. 19, c.4. una volta definitivamente adottato dal Consiglio Regionale del Lazio entrerà in vigore dall’a.s. 2012/’13. La determinazione adottata di impostare 11 I.C. sembra soddisfare meglio anche i Sindacati (alcuni di essi spingerebbero anzi per l’istituzione di 12)  per i posti di lavoro che vengono ad aggiungersi con l’istituzione di un Ufficio di Dirigenza in più (1 D.S., 1 DSGA e 5 assistenti amministrativi). Il massimo organo collegiale della scuola, il  Consiglio d’istituto, ha manifestato unanime convergenza e pieno supporto politico alla tesi fin dall’inizio delineata dal  dirigente scolastico Sergio Andreatta per il mantenimento dell’autonomia e grande soddisfazione sul deliberato provinciale che non va a mortificare un intero Quartiere. La tesi del dirigente reggente era ed è che non si potesse abbandonare a se stesso e al suo declino, privandolo di un I.C., il quartiere più soggetto a consistenti fenomeni di mobilità sociale del capoluogo, anche di stranieri dall’est Europa, dal Magreb e dal sud del mondo(*); un quartiere socio culturalmente deprivato e socialmente precario per vari fenomeni anche di ordine pubblico, contraddistinto da acuti fenomeni di dispersione scolastica non soltanto per l’alta densità degli alunni stranieri e come tale riconosciuto dal MIUR e finanziato dall’USR del Lazio. Né si poteva e si può ignorare, al contrario, la presenza sulla stessa area o bacino di ben tre Istituti Superiori come il Liceo Artistico, il Pedagogico Manzoni e il tecnologico Marconi. Un I.C. in loco era ed è ritenuto, quindi, assolutamente necessario per garantire la processualità dei cicli scolastici (I e II) e la tanto conclamata continuità didattica messa perfino in capo, come nobile giustificazione, allo stesso citato art. 19, c.4. La tesi ignorata per strada, malgrado le significative e imperdibili argomentazioni del dirigente Andreatta, dalla Giunta Comunale di Latina e dalla previa Commissione Mista (seppure lo stesso Sindaco avesse avanzato a sblocco della situazione una sua proposta per l’istituzione di un I.C. a Col di Lana) ha trovato migliore accoglienza nella Commissione tecnica provinciale e nel deliberato del Consiglio Provinciale. La tesi del dirigente scolastico Andreatta andava a considerare, perfino, la previsione urbanistica e demografica dello stesso Quartiere “Latina-Ovest” dove è previsto nei prossimi anni uno sviluppo di edilizia residenziale nell’ex area SVAR, lungo Via Torre La Felce e in fondo a Viale Kennedy sull’altro capo. La tesi del dirigente scolastico Andreatta andava anche a considerare la pronta disponibilità della sede per la nuova scuola media da istituire, da lui individuata in Via Bruxelles nel Plesso della ex Scuola Media Dante Alighieri di proprietà del Comune. Aver ricompattato la consistenza anagrafica del nuovo I.C. secondo i requisiti degli oltre 1000 studenti, sottraendo i plessi periferici e lontani come il Pantanaccio e il Gionchetto, meglio interfacciabili con altri I.C. viciniori, e addizionando, per necessità di numero e qualità, i plessi di Via Bucarest e di scuola primaria di Via Polonia (Scuola S. Giovanni Bosco) a meno di 500 m. dalla futura scuola media Dante Alighieri di Via Bruxelles, al di là delle mozioni politiche di parte, delle pretestuose polemiche che aprono la porta solo a confusione e disorientamento e di suscitabili e suscitati interessi personali e soggettivi, ineccepibili come tali ma privi di cittadinanza come valido presupposto ad un atto di valore politico e giuridico, è parso a tutte le componenti scolastiche di Via Po un segno da

condividere e altamente apprezzare perché va a colmare una prefigurata e segnalata assenza di scuola media e di dirigenza scolastica nel quartiere, oltre che a contrastare la soppressione dell’attuale autonomia scolastica di Via Po troppo frettolosamente destinata ad essere frantumata a beneficio di altri interessati, I.C. che non possono esercitare diritti e prelazioni e che, a ben vedere, non ne hanno neanche bisogno ai fini della loro costituzione. La criticità del dimensionamento, che importa minori autonomie scolastiche per l’elevazione del prerequisiti numerici, è individuabile a Latina, oltre che dalle megastrutture di scuola media che non accettano di essere “spacchettate”, dalla concentrazione e densità (attuale) di ben 4 autonomie nel giro di 2 km, da via Quarto, a Via Bachelet, a Via del Lido, a Via Fiuggi. L’unica autonomia di I ciclo scolastico decontestualizzata

esistente in Latina-Ovest, a se stante perché non assediata da altre, per tutte le caratteristiche socio educative che sono state prima citate, non meritava pertanto e non merita di venire discussa e soppressa. Potrà così migliorare la capacità di espressione e di rappresentazione non soltanto della scuola ma dello stesso Quartiere, la sua aggregazione, coesione e qualità di comunità in sè.  E’ un segno di civiltà nella politica scolastica. Ricordare con nostalgia tutti i cammini di qualità fatti in passato, interni ad una direzione didattica vero perno di scuola popolare, in un momento di complessità e di radicale cambiamento degli scenari e di imposta verticalizzazione dei processi, poco torna utile. Il passato e la memoria non possono costituire un ostacolo al futuro, la giornata di ieri impedire il sorgere del domani seppure al bel tempo si dovesse sostituire la previsione del variabile. Piuttosto che modello di “scuola unica” pensiamo e vogliamo noi dall’interno? Quali sono le scelte organizzative e curriculari che riteniamo più efficaci per l’utenza?  E che cosa riteniamo di promuovere di nuovo per assicurarle all’interno di ogni autonomia scolastica così mappata? © – Sergio Andreatta, Riproduzione riservata

(*) Per questo il II C.D. di Latina rientra nel Progetto “Rete territoriale per il dialogo interculturale, Prog. – 8747” nell’ambito dell’Azione n.4 del Bando del Ministero dell’Interno (Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione) – progetto co-finanziato con il Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi.

(C.D. sta per Circolo Didattico. I.C. per Istituto Comprensivo gestore della scolarizzazione di studenti da 3 a 14 anni: I ciclo scolastico o di base: infanzia, primaria, media. D.S. sta per Dirigente scolastico. D.S.G.A. per Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi).           

(Continua >>>) 34 

IL PIANO DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO APPROVATO DALLA PROVINCIA DI LATINA

il 15.11.2011 prevede l’istituzione di un 11° Istituto comprensivo (il V) nel Quartiere Latina Ovest con le scuole dell’ex II CD (escluso Pantanaccio e Gionchetto) più un’espansione verso la S.Giovanni Bosco (VII CD) dove, rimanendo definitivamente così lo stato dell’arte in Regione, de jure condendo per la qualità richiesta dalla Legge n. 111/’11, saranno istituite al suo interno  alcune indispensabili sezioni di Scuola Media.

IL PIANO DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO APPROVATO DALLA PROVINCIA DI LATINA

 

“E’ stato un lavoro lungo, complesso e articolato anche per dei paletti necessari fissati dalla recente legge finanziaria. Ma con questo Piano di dimensionamento scolastico la prima cosa che vogliamo garantire è il diritto allo studio per i nostri ragazzi”.Così il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani ha dichiarato nella illustrazione della proposta approvata dalla maggioranza e che riguarda non solo Latina ma la Provincia di Latina e l’intero territorio regionale dall’a,s.2012/’13. (Approvazione definitiva da parte della Regione Lazio entro dicembre prossimo).

Il Consiglio Provinciale ha quindi deliberato di approvare il seguente Piano Provinciale della rete scolastica 2012/2013 (interamente leggibile sul sito: www.andreatta.it ).

Comune di Latina:

Il Consiglio Provinciale, dopo aver esaminato la proposta del Sindaco di Latina consistente in n.10 Istituti Comprensivi, in ragione del numero complessivo degli alunni della città (13.790), ritiene opportuno proporre alla Regione l’istituzione di n.11 Istituti Comprensivi in modo da consentire una migliore distribuiti ed articolazione sul territorio, con ciò evitando la grossa concentrazione di alunni, che sarebbe di difficile gestione organizzativa e didattica. Tale proposta è stata accolta favorevolmente dall’Osservatorio Scolastico Provinciale.

Comune di Latina

Costituzione Istituti Comprensivi così composti:

 

I) I.C. AA via XVIII Dicembre 136

AA Piazza Dante 83

EE Via Montiani – P.zza D. Alighieri 432

EE Via Legnano 772

MM Cena 368

1191

II) I.C. AA Via Fattori 239

EE G. Rodari – Via Fattori 576

MM Leonardo da Vinci 614

1429

III) I.C. AA Città di Latina – via Migliara 80

AA Via Ezio 93

EE Mazzini – B.go S. Michele 179

EE Gionchetto – via Gran Sasso d’Italia 110

MM Volta 826

1288

IV) I.C. AA Via Quarto 180

AA Via Calatafimi 179

EE Via Quarto 618

MM Corradini 228

1205

V) I.C. AA Via Milazzo 48

AA via Pasubio 93

AA Via Aniene 75

AA Via Bucarest 134

AA Via Polonia 175

EE De Amicis – via Col di Lana 131

EE Via Po 94

EE S. G. Bosco – Via Polonia 340

MM da istituire 000

1090

VI) I.C. AA Via degli Aurunci 167

AA A. F. Celli – P.zza Moro 148

AA Via Pantanaccio 57

EE A. F. Celli – P.zza Moro 227

EE B.go Faiti 149

EE L. Piccaro – Via Tasso 435

MM B.go Faiti 93

1276

VII) I.C. AA Via Fiuggi 83

AA Via Bachelet 145

AA Via Cilea Cimarosa 164

EE G. B. Vico – Via Bachelet 259

EE Domus Mea – via Fattori 340

MM Milani 282

1273

VIII) I.C. AA Giovanni Paolo II – Via Sezze 187

EE Goldoni – Via Sezze 352

MM Giuliano 808

1347

IX) I.C. AA B.go Bainsizza 54

AA B.go Santa Maria 71

AA Pascoli 75

AA S. Murialdo 52

AA Collodi – B.go Isonzo 56

EE Manzoni – B.go Isonzo 91

EE Garibaldi – B.go S. Maria 83

EE Meucci – B.go Grappa 77

EE B.go Bainsizza – via del Bosco 81

EE Cena – B.go Sabotino 268

MM Fabiano 211

1110

X) I.C. AA Chiesuola 103

AA B.go Piave loc. Codignola 48

AA B.go Montello – via Sterpara 57

EE B.go Piave – Loc. Codignola 82

EE Chiesuola 92

EE B.go Podgora – Strada Podgora 191

EE Giovanni XXIII – via del Fossetto 128

EE Don di Bella – via Appiano-B.go Carso 100

MM Prampolini 451

1252

XI) I.C. AA Scalo Ferroviario 140

AA Via Tor Tre Ponti 44

AA V. Ciancarelli – via Stazione 168

EE Caetani LT Scalo via delle Scuole 499

EE Tor Tre Ponti 56

MM Manuzio 426

1333

Il dirigente scolastico

                                                                                                   Dott. Prof. Sergio Andreatta

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