Andreatta L’origine del Cognome Andreatta
A differenza di altri cognomi ricavati dall’esercizio di un mestiere, da una particolare caratteristica o difetto fisico, dallo status sociale, da una considerazione pubblica notoria, il cognome Andreatta, rientra etimologicamente tra i patronimici, che desumano la loro origine e la loro paternità nominale da un “pater familias”, in questo caso da un capostipite di nome Andrea.
Con altri cognomi di simile radice (Andreotti, Andretti, Andreani, Andreol, ecc…) Andreatta ha in comune la derivazione e la formazione dal nome proprio “Andreas” che ha origine dal greco “ane’r–andròs” (valoroso, uomo) che ritroviamo nel latino Andréas, diventato l’italiano Andrea.
Questo nome si diffonde nell’Impero Romano e si afferma in Italia in età e con la tradizione cristiana, soprattutto per il prestigio dell’apostolo Andrea (fratello di Simon Pietro ed evangelizzatore dell’Europa sud-orientale, martire a Patrasso (la leggenda della croce di S.Andrea) e santo e le cui reliquie, per metterle in salvo dalla profanazione dei saraceni, erano state traslate da Costantinopoli a cura del cardinale e teologo Pietro Capuano, durante la IV Crociata, e trasportate fino alla Repubblica Marinara di Amalfi l’8 maggio 1208). Invocato dai naviganti per calmare ” i venti del male e i fuochi di guerra” il nome devozionale si diffuse maggiormente dovunque, anche nella Serenissima “Republica de Venexia” dove, peraltro, predominava il nome Marco e il cognome Marchetto. Il nostro primo capostipite era, quindi, sulle montagne trentino-venete, in zona di confinarie “differenze“, un Andrea per battesimo. I suoi figli e nipoti venivano identificati nella comunità come figli di Andrea. In un momento in cui, in un contesto demografico in sviluppo, la società medioevale aveva bisogno di organizzarsi meglio per esigenze legate alla migliore identità del nucleo familiare il “figli/o di Andrea” venne a trasformarsi, per consolidata accezione popolare, nel giro di tre generazioni da soprannome (non carta ma voce d’identità) in un cognome anche distintivo per via del tipico suffisso (Andrea-tta) di una ben determinata regione dell’Europa.
L’antichità del nome con radice Andrea ha permesso già dal XV secolo una distribuzione abbastanza omogenea per tutta l’Italia dei vari cognomi da essa derivati, anche se con forme diverse (il –suffisso fa testo circa la precisa matrice territoriale di nascita, espansione, provenienza). La zona di massima concentrazione di questi cognomi è, ad esempio, per –atta (Andreatta) quella nord-orientale (Trentino, hinterland di Pergine – Trento, e poi Veneto, hinterland di Bassano a Fietta-Paderno d’Asolo / poi del Grappa); per –ucci, Andreucci, centro italiana (dalla Toscana, alle Marche al Lazio). Mentre D’Andrea è tipicamente meridionale del Regno Borbonico e Andretta viene dall’omonimo toponimo dell’Irpinia. Le varianti sono, però, davvero molteplici. Cognomi in Trentino risalenti alla comune radice e con forme varianti caratteristiche delle varie zone sono: ANDRAT, ANDREAN(I), ANDREAS(S)I, ANDREATTI, ANDREAZZA (per una probabile traslitterazione, dove Maria Andreazza era la moglie di Vittore Andreatta mio bisnonno del Lombardo-Veneto negli anni a cavallo della III Guerra d’Indipendenza), ANDREI, ANDREIS, ANDREOLA, ANDREOLLI, ANDREOTTI, ANDRIOLLI, ANDRIOLLO, ecc… Dal diminutivo del nome tedesco Andreas (Andrea) deriva il cognome ANDERLE, tipico delle zone di Piné, di Civezzano e del Perginese, mentre dal tedesco, con il significato di “casa di Andrea”, deriva anche il cognome ANDREAUS. E in alcune località (questo anche pochissimi studiosi di onomastica lo sanno) Andreatta ha finito coll’essere assunto anche come raro nome proprio.
Quindi Andreatta = “figlio di Andrea” in una famiglia collocata storicamente dal suffisso in “-atta”nel contesto regionale trentino dove, tale cognome, si riscontra già nel XIV secolo, in zona di Pergine (Cappella di S.Andrea al Castello) e poi, per proliferazione a Trento, fino alla discesa di alcuni nostri rami familiari, attraverso la Valsugana, fino a Bassano e ai suoi dintorni di “Flecta”/ Fietta / (Chiesetta di S. Andrea) – Paderno d’Asolo dove le famiglie Andreatta si radicano e proliferano copiosamente. In questo ambito di ricerca si rinvengono abbondanti tracce di storie familiari degli Andreatta negli archivi notarili e parrocchiali (poi anche in quelli di Stato delle Province di Trento, Treviso, Vicenza), fin dal XV secolo, elementi che divengono più sistematici dopo la fine del Concilio di Trento (1563). Alcune famiglie per posizione sociale (religiosi, notai, militari) e di censo (ricchi commercianti della lana), hanno via via acquisito il rango di nobiltà con uso dell’arme, vari rami di Andreatta, sotto l’impero asburgico fin dai tempi di Carlo V (un conte palatino) e in seguito come alti ufficiali militari, notai e funzionari dello Stato. Una famiglia tradizionalmente cattolica, la nostra, anche con molti prelati nella Chiesa. Varie sorti seguirono le famiglie trentine, varie quelle di Bassano ed Asolo nel ‘600 incrociandosi, le più benestanti di queste ultime, con le principali famiglie nobiliari della Pedemontana del Grappa (i nostri Andreatta di Fietta (detti anche i “Fietta”) con i Guadagnin, i Canil, i Dal Corno, ecc…). Nel secondo Ottocento con l’Unità d’Italia e particolarmente, dopo il 1870, per le mutate condizioni politiche ed economiche della regione, incomincia una vera e propria diaspora migratoria dalle valli montane trentine (anche ricostruita a Levico) e venete verso la Slovenia, il Brasile, l’Argentina, gli Stati Uniti, il Venezuela poi fino all’Australia e interne a Littoria, i miei nonni del ramo Andreatta-di-Fietta e Paderno-d’Asolo (“del Grappa” in memoria del martirio subìto durante la I Guerra Mondiale). A Paderno il cognome “Andreatta” (soprannominati noi i “Formìn” da metà ottocento in poi) per la sua estesa proliferazione era ed è diventato, nel frattempo, un vero “cognome di villaggio”.
Come scritto in altri articoli (cfr.:Memorie di Famiglia) nell’ottobre del 1933 la famiglia di Ambrogio Andreatta di Vittore e di Luigia Filippin di Costante, spronata da alcuni funzionari dall’O.N.C., partì in treno con i suoi sei figli da Paderno (dalla stazione di Bassano a quella di Cisterna) per la più vicina… America in Piscinara, cioè per Littoria, nell’Agro Pontino appena redento dalle secolari mortifere paludi con una grandiosa opera di bonifica integrale. (Le foto sono tratte dal “Monumento ai Pionieri della Bonifica” in Piazza dei Bonificatori a Latina dove un mattone ricorda ai posteri anche questa nostra avventura familiare).
Prof. Sergio Andreatta
Vi sono a Paderno del Grappa | Cognome |
97.56 | ANDREATTA |
75.88 | Reginato |
46.07 | Basso |
43.36 | Morosin |
43.36 | Prevedello |