Andreatta
Non c’è storia di persona che non sia interessante, non c’è storia di famiglia che lo sia di meno.
Specie se lunga nei secoli come una saga, specie se movimentata. Ogni generazione è come l’anello di una catena. Ogni generazione lascia inevitabilmente per via dietro di sè una parte delle sue memorie. Qualcosa svanisce intorno ad essa ma qualcosa di nuovo si costituisce sempre. Ma il tempo che avanza, nella sua caduta, non si porta mai via tutto, non il profumo di un passato per me più intenso di quello di qualsiasi fiore…
Ogni storia è degna di essere raccontata e, soprattutto, le più umili secondo alcuni indirizzi di antropologia culturale. Perciò, Andreatta di tutto il mondo, mandatemi le vostre storie, se ritenete. In attesa di elaborarne una definitiva Vi propongo, allora, una bozza di Scheda conoscitiva, anche di organizzazione del futuro lavoro (non è escluso che potremmo farne insieme un libro in seguito). Potete riscontrare, quindi, se avete piacere su:
-1 Paese trentino-veneto di origine
-2 Anno di emigrazione degli Avi
-3 Nomi dei primi emigranti (coppia), consistenza del nucleo familiare originario e catena genealogica successiva
-4 Ragione dell’emigrazione
-5 Stato, provincia/contea, città/paese di arrivo
-6 Lavoro dei primi capostipiti
-7 Lavoro e condizioni socioculturali attuali
-8 La foto familiare più antica
-9 La foto familiare più recente
-10Altre 3 foto (non più) documentarie interessanti della diacronia familiare (una per generazione)
-11 Proprio indirizzo e-mail (o postale, per riscontri, se si desidera).
(Segue SCHEDA NOTIZIE completa).
Le brevi e salienti notizie così raccolte potrebbero essere oggetto di un interessante studio sociologico e successivamente pubblicate ma soltanto in presenza di previa autorizzazione degli interessati (nel rispetto delle norme vigenti a tutela della privacy) e se non contengono dati particolarmente sensibili e riservati. Tra i fini sostenibili quello di conoscere la rete dinamica (un vero e proprio network) degli
“ANDREATTA NEL MONDO”.
Non si farà uso distorto del materiale eventualmente inviato e in questo modo raccolto. Ogni invio deve intendersi libero e liberale, archiviato con garanzie per quello che è, i materiali conservati non manipolati nè manipolabili in futuro. Se si hanno dubbi in merito si suggerisce di non procedere ad invii.
Grazie e cordialità,
dott. prof. Sergio Andreatta