… seminarla, intanto, la pace, sapendo superare con le qualità ogni piccolo ostacolo, ogni piccola “guerra di religione”…
Anna Rita Dorigo dirige il coro delle “Favole a colori”
Quando i bambini si mettono in marcia diventa difficile fermarli, sono come un treno, il treno dei diritti di chi non li ha, il treno della… pace.
“La pace tra culture e popoli” era l’argomento scelto quest’anno dalle scuole in rete del capoluogo pontino sotto il diretto patrocinio dell’Assessore al valore cultura del Comune di Latina.
La pace amata, la pace cercata, studiata dagli alunni del IV Circolo didattico di Latina, diretto da Sergio Andreatta, la pace rappresentata in tanti modi creativi diversi, non solo a parole seppure “Parole di pace” sia stato, alla fine, un loro poetico libro di limerick e tautogrammi (Scuola di Borgo San Michele). La pace dei popoli e, forse, dei governanti (Lettere dalla Scuola C.Goldoni ai soldati italiani dell’Isaf in missione di pace in Afghanistan); la pace che non è solo un bel sogno perché così sarebbe destinato a svanire presto (Adozioni a distanza di niños di Madre Camilla, missionaria ad Esmeraldas, Ecuador). La pace e la giustizia. La pace che non è solo assenza di guerra ma virtù abituale (MiniOlimpiadi e BabyOlimpiadi), uno stato d’animo (Edicola della Pace, raccolta di armi-giocattolo e sostegno al Mago Sales), una disposizione alla solidarietà (con la Scuola in Ospedale, al S.M.Goretti da 13 anni), alla fiducia (“A Fogliano tornano le rose” raccogliendo contributi per l’addestramento di un cane accompagnatore di un cieco), alla giustizia e alla dignità (Progetto musicale “La difficile scommessa” per alunni stranieri e non solo), aiutando nel bisogno (Progetto “Amico Quadrifoglio” per lo sviluppo delle competenze matematiche), sviluppando alla comprensione e al rispetto delle biodiversità e diversità (La marcia dei pinguini), rispettando l’ecologia (“Il coraggio di sporcarsi le mani” in un’aula verde). E poi i teatri di pace, quando storicamente si associava sempre l’idea ai… teatri di guerra (“L’isola della felicità”della Goldoni,” Una scelta difficile” della Mazzini, “Una missione di pace dallo spazio:PACIFI” della Manzoni). La pace è entrata quest’anno nella pratica educativa come il lievito nella pasta, per nutrire il bambino (“La scuola siamo noi”) di tutto il bene possibile. Perchè il bene chiama altro bene, costruisce altra pace, la mette in marcia nei cuori sicché “…tu, frate lupo, prometti d’osservare a costoro il patto della pace, che tu non offenda né gli uomini, né gli animali né nessuna creatura?”come chiedeva, certo della risposta, il poverello di Assisi all’ex cattivo lupo di Gubbio… La nostra pedagogia quotidiana ha il compito di seminarla, intanto, la pace, superando con le qualità ogni piccolo ostacolo, ogni piccola “guerra di religione” attualmente ancora presente in tanti aspetti della vita sociale e civile dell’Italia…
Oggi alle 16,30, davanti ad un folto e interessato pubblico, abbiamo inaugurato una grande Mostra, non solo grafica, sul tema. Perché sei mancato? Vieni alla Scuola C.Goldoni di Via Sezze 25, IV Circolo didattico di Latina, in palestra dal 4 all’8 giugno 2007. La recita di alcune poesie (alunni di Borgo S.Michele), alcuni canti e suoni (alunni del Quartiere Isonzo / R6), un balletto (alunne di Borgo Isonzo) hanno preceduto, come evento, il via ai percorsi creativi. Luciana D’Incertopadre ha illustato brevemente il Progetto del libro “Parole di Pace”; Annalisa D’Amico l’origine e i motivi della corrispondenza con i Soldati della Missione di Pace in Afghanistan; Anna Rita Dorigo e Simona Santoro hanno diretto il coro musicale delle “Fiabe a colori”; Valeria Sisto il balletto delle ragazze… Tutt’intorno, nei cartelloni sulle pareti della Palestra Goldoni, tante mani colorate a volerci ricordare nei disegni che la pace è per i bambini, soprattutto, una questione del sentire e del “fare” operativo che diventa, anche, ogni giorno di più, in famiglia come in aula, uno stile di pensiero molto produttivo, un vero e proprio clima culturale per la migliore convivenza.