Ore 16,45 di lunedì 9 giugno, passo a piedi per via Via Cisterna. Tre ragazzi scavalcano in uscita la recinzione della Scuola Media Giuliano. La scuola è chiusa e i ragazzi che si allontanano neanche tanto in fretta potrebbero esser quelli, mi viene subito da pensare, che hanno riempito di oscenità i vetri della mensa della Scuola dell’infanzia e poi divelto le piante dell’Aula Verde della primaria. Riguardo e vedo strisciare dentro tra i cespugli un “terza-media” che di anni ne dimostra, però, 16 per la sua possanza fisica. In mano ha l’asta con le bandiere dell’Italia e dell’Europa arrotolate e per tentare di mimetizzarsi meglio striscia col passo dell’oca parallelamente al suolo. “Ma che fai? Porti via la bandiera per la partita di stasera?!” gli urlo perentorio. “Ma non sai che porta sfiga!!!”. Colto di sorpresa il ragazzone farfuglia qualcosa e…:”Beh, allora la vado a rimettere”. E ritorna indietro e la riposiziona nel suo alloggiamento. “Ecco, bravooo!” gli dico anche, gratificandolo ma pentendomi subito tra me e me di aver dovuto ringraziare un potenziale ladro di… bandiere in questa “terra di nessuno” che si estende tra le nostre due scuole (n.d.r.:La S.M.S. G.Giuliano e la S.P. C.Goldoni). Nell’alto dei balconi dirimpettai scorgo la vigilante omertà di tre-quattro persone che, come nella “caduta dei tempi” di E.Cioràn, avevano assistito alla bravata senza intervenire… Ora l’onore è salvo. Ma non esorcizzata la sfiga, purtroppo, nella partita serale dell’Italia contro l’Olanda.
P.S. Non so perchè, dopo due giorni, ho sentito l’esigenza di scrivere questa lettera alla collega dirigente scolastica della S.M.S. per rappresentarle il fatto.
LA STAMPA PONTINA, (anche Il Messaggero di oggi,12.06.2008, a pag.46 su due colonne) ha ripreso con gustoso interesse il fatterello più che saputo cogliere l’intrinseca riflessione educativa.
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