Sempre mi stupisce e mi riempie il cuore di santa allegria quando vedo la mia gente riempire le piazze nel giorno delle Palme e nella Processione del Venerdì Santo, dove tutta la città, cattolici o meno, si riversa sulle strade e accompagna il Cristo Crocifisso per ore fino alla Cattedrale. Migliaia e migliaia di persone, innamorate di questo Dio che soffre e muore per loro.
Religiosità popolare? Certamente! La religiosità popolare, tanto inculcata dai primi missionari accompagna la fede e le manifestazioni di massa. Ma io vedo qualcosa di più. La identità della sofferenza di Cristo con la propria sofferenza. La gente si sente capita e amata da questo Dio in Croce… (Continua, in PDF la Lettera completa).