BERSAGLIERI: Veloci fughe di Bersaglieri per le piane strade della Città di Latina nel suo 80° dalla fondazione (1932-2012): piume al vento, squilli di fanfara.
E’ il loro 6o° RADUNO NAZIONALE.
Orgogliose Sentinele della Patria e della Pace. Audacia, impeto e bellezza eroica in… corsa verso la gloria (domani mattina, 17.06, il clou con l’andante sfilamento lungo Corso della Repubblica fino alla Tribuna delle Autorità e degli Ospiti, provenienti da ogni dove, posta in Piazza del Popolo). Sono solo singulti di rituale superstite retorica? Una rappresentazione simbolica di valori non più largamente condivisi?
Nati il 18 giugno 1836 a seguito del Decreto costitutivo di re Carlo Alberto di Savoia. Li vedo come in un blow-up entrare animosi per primi il 20 settembre 1870 dalla breccia di Porta Pia aperta da un precedente colpo d”artiglieria. Ma chi pensava definitivamente tramontata l’influenza del Vaticano su Roma, nuova capitale del Regno, e sulla politica dell’Italia (“pio” desiderio) si sarebbe dovuto illusoriamente ricredere, essa si sarebbe infatti protratta fino ad oggi e oltre, probabilmente, con nuove e più subdole determinatezze, a danno dell’autonomia e della laicità dello Stato Italiano e della coscienza civica delle persone che si vorrebbe continuar a tenere imbrigliate in uno stato di minorità. “Me pare er Catredone de San Pietro, / che nun ze roppe e nun ze tarla mai” per dirla con due versi di un sonetto di Giuseppe Gioacchino Belli (20.01.1833, La Ssedia de Tordinone). Non è naturalmente in discussione, ancora qui, l’autonomo e legittimo potere spirituale della Chiesa ma l’infausto esercizio di un ingerente potere temporale da parte della Segreteria di SCV… In tal senso un Risorgimento, cui hanno costantemente e variamente partecipato i Bersaglieri, quasi sprecato. Un
corpo pittoresco tra cui si annovera pure qualche ardimentoso mio parente, come quello zio Vittore (Ino) Andreatta che conquistò Cima Monastir (la famosa Quota 751) sul fronte greco-albanese durante la II Guerra Mondiale (episodio importante presente anche nel libro, un pò apologetico, “Ad ogni costo” di Ajmone Finestra). W, I BERSAGLIERI, dunque, che oggi corrono a portare la loro fanfaresca solidarietà là dove chiama il bisogno, come in Emilia in questi gironi. Era già toccato agli Alpini – anch’essi in Raduno a Latina – città fascistica dei pennacchi minori e maggiori (ogni riferimento a scrittori è puramente casuale) che ama sinceramente
coinvolgersi nei miti e nei riti dei Raduni militari – pensare agli Aquilani dopo il loro terremoto.
Sergio Andreatta, riproduzione riservata