Alì Babà è tornato alla Scuola Manzoni di Borgo Isonzo.
E’ tornato a colpire! Ancora una volta, non si sa se da solo, ma è difficile immaginarlo, o con i suoi 40 predoni della notte, è tornato a colpire nel Polo scolastico di Borgo Isonzo. Lì, dove incontrastato da una politica sempre più insensibile a questi raids notturni e agli interessi primari dei cittadini, aveva già bevuto il gasolio dai serbatoi della scuola lasciando i ragazzini infreddoliti e i genitori imbufaliti per tre volte. Migliaia e migliaia di litri volatilizzati e sempre ripasciuti, senza importare misure di sicurezza.
Questa volta il tesoro, ancora più consistente, è rappresentato da sofisticate dotazioni tecnologiche, costose e di ultima generazione. Stiamo parlando delle nuove tecnologie (PC, LIM, videoproiettori,…) donate solo tre mesi fa da uno sponsor d’eccezione come la FondazioneRoma. Il dirigente scolastico del IV Circolo didattico di Latina, Sergio Andreatta, aveva allora sollecitato l’intervento provvidenziale del presidente della prestigiosa Fondazione, lo stesso nella veste di commissario straordinario del XII I.C. di Borgo Faiti, sotto la cui giurisdizione le due Scuole dell’Isonzo sono nel frattempo finite per la riorganizzazione della rete scolastica pontina seguita alla politica del dimensionamento (L. n.111/2011, art.19, c.4), deve ora constatare ruberie e vandalismi. “Uno shock, una grave perdita per la qualità dell’educazione, – commenta Andreatta con l’aria delle circostanze luttuose – ma la colpa non è di una scuola, tra l’altro sempre più depauperata di risorse e quindi inibita a pratiche di strategia significativa, ma semmai del contesto sociale degradato. E la crisi di contesto che coinvolge molteplici dimensioni in contrario (educazione/diseducazione, lavoro/disoccupazione, ricchezza/povertà ma anche moralità politica/immoralità …,) monta ogni giorno di più a Latina. Ma non possiamo restare in ostaggio delle dinamiche negative, occorre resistere e reagire. Borgo Isonzo, troppe volte ho denunciato l’abbandono alla delinquenza di quell’area scolastica sprovvista di adeguata recinzione, giusta illuminazione e necessaria video-sorveglianza. Con profondo rammarico ho dovuto, invece, constatare che è stato ostacolato e si è impedito di procedere ad un privato (il cons. comunale Andrea Palombo) che si era proposto come sponsor per installare, a sue spese, l’illuminazione nel cortile. Siamo a bordo dello svincolo della S.S. Pontina, in una zona oscurissima, isolata, invitante al “mordi-e-fuggi” o, se volete, al “prendi-e- scappa”. Chi vorrà ora più investire in una scuola allo stato abbandonico e nei suoi programmi? Chi la risarcirà? E che cosa intende fare il Comune per arginare l’offensiva malavitosa e sviluppare le tutele del diritto allo studio dei minori del capoluogo e dei Borghi? Lo chiede la Comunità del Borgo. Io non so darmi, francamente, risposta mentre sotto gli occhi mi scorrono, però, le fresche immagini di un presidente di Consiglio regionale, che con i suoi tocchi magici aveva saputo prestigiosamente elevare la spesa già consistente di ben 14 volte, appena costretto a rassegnare le dimissioni. Quanti servizi pubblici in più e quante scuole messe in sicurezza in meglio con quei soldi? Poi la chiamano antipolitica!” Intanto, un’ora dopo l’altra, la nuova notte che si oscura d’inettitudine politico-amministrativa si avvicina per incoraggiare i predoni di tutte le risme che operano indisturbati non più soltanto nelle scuole di periferia. © – Sergio Andreatta, Riproduzione riservata