Dies natalis 3 ottobre.
Sentendo avvicinarsi la fine volle benedire i suoi frati, riascoltare il Cantico delle Creature, specialmente dove parla di “sorella morte” e avvicinandosi il trapasso chiese che lo deponessero “nudo sulla nuda terra, per il tempo necessario a percorrere comodamente un miglio”. Così si addormentò nel Signore, frate Francesco. Era la sera del 3 ottobre 1226, aveva 44 anni.
Il 3 ottobre io sono nato. “Nasciamo provvisoriamente da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente” (Rainer Maria Rilke). Un grande mutamento di stato, l’interiorità di una coscienza che si impianta e si afferma fino al giorno di un altro mutamento definitivo, quello della nostra morte. Nella serenità di Francesco d’Assisi. Sergio Andreatta