27th Ago, 2007

Luca Pelosi in concerto

Numeroso e attento il pubblico presente.
“La musica è parte di noi, e nobilita o degrada il nostro comportamento” ha scritto Severino Boezio, in “Della dottrina musicale”. Nobilita sicuramente l’esistenza di tanti e tra questi del giovane di origini piciniscane che sabato sera (25 agosto, ore 19) si è esibito a quattro mani in un Recital pianistico nella Chiesa Matrice di S.Lorenzo. Il Recital del duo Luca Pelosi (f.to di Sergio Andreatta) e Gabriele Sarandrea ha avuto in programma musiche di F.Chopin. S.Rachmaninoff e J.Brahms. Il concerto inizialmente previsto in altre sedi civiche, fino alla Chiesa di S. Rocco, è stato spostato per migliori esigenze acustiche nella basilica principale a tre navate.
Luca Pelosi nasce a Velletri nel 1983 da famiglia di origini piciniscane e intraprende già ad otto anni gli studi pianistici. Consegue nel 2003 il compimento inferiore di composizione e continua i suoi studi con il maestro Antonio D’Antò. Si diploma in pianoforte nel 2005, con il massimo dei voti e la lode, presso il Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone sotto la guida della professoressa Maria Vittoria Forgià. Nello stesso anno riceve dal Rotary Club di Frosinone il premio come miglior diplomato. Ha partecipato e si è segnalato in vari concorsi tra cui il “Tastiera d’argento” a Roma (II premio), il Concorso pianistico nazionale “Città di Rocchetta” (III premio). Ha poi seguito un corso annuale di Fortepiano presso la Scuola Comunale di Viterbo sotto la guida della professoressa Andreé Darras. Ha frequentato nel 2006 nell’Accademia Musicale Umbra il corso tenuto dal maestro Roberto Cappello. Ha partecipato al Festival Europeo della Musica, manifestazione che apre l’Estate Romana, suonando come solista (in BIBLI inMUSICA 2003, musiche di ogni tempo e stile: iniziativa musicale promossa in collaborazione con la società di concerti MRS. PHILHARMONICA.), e in un secondo concerto con la flautista Ester Corsi. Si è, inoltre, esibito a Roma nel suggestivo scenario della cavea del Parco della Musica. Il maestro Sinopoli aveva ideato un suo progetto di “Musica negli Ospedali” (come io con intenti similari di “umanizzazione del ricovero” avevo ideato nel 1992 il Progetto di “Scuola in Ospedale” per i bambini ricoverati in pediatria, progetto che appena due mesi fa, dopo 13 anni di interrotto e lodevole funzionamento, mi è stato chiuso al Santa Maria Goretti di Latina) ed ecco subito il solidale Luca esibirsi nella hall del Policlinico Gemelli. All’interno del Conservatorio frusinate opera un “Ensemble contemporaneo” (clarinetto: Mario Cerroni – violino: Stefania Cimino – fagotto: Milena Savelloni – violoncello: Donato Cedrone – tromba: Danilo Magni – contrabbasso: Marco Zenini -fisarmonica: Clara Lombardi – pianoforte: Luca Pelosi – percussioni: Flavio Tanzi) diretto dal maestro Antonio D’Antò e di cui Luca è il pianista. Con questo Ensemble ha suonato in diversi parti della Regione Lazio nei musical “Effetto Mozart” e “Se Don Giovanni avesse detto sì”… Il promettente giovane è anche compositore, ricordiamo una sua “Sonata per pianoforte” e il “Quartetto per archi” e, attualmente, fa anche esperienza di insegnamento presso la Scuola “JazzFriends” di Paliano. Tra il vivo interesse del pubblico presente è stato eseguito un programma che comprendeva la Mazurca (op. postuma) di F.Chopin, i Preludi (op.32 n.12 e op.3 n.2) di S.Rachmaninoff, l’Intermezzo e il Capriccio dalle Fantasie (op.116) di J.Brahms, la Ballata op.52 di F.Chopin ma anche, in aggiunta, di J.Brahms: Sedici valzer, op.39 ed, infine, le Sette Danze ungheresi di J.Brahmas.
Si racconta che nel 1850 Johannes Brahms abbia incontrato il celebre violinista ungherese Eduard Reményi che gli fece conoscere alcune produzioni musicali dei nomadi Rom. Il grande compositore ne rimase talmente affascinato che, rielaborando queste melodie tradizionali gitane, fu ispirato a scrivere le celebri “Danze ungheresi”, originariamente scritte per due pianoforti e pubblicate in quattro volumi tra il 1869 e il 1880. Quando si eseguono queste briose danze il pubblico, anche popolare che prima poteva forse dormire, si sveglia d’incanto sempre e torna a partecipare. Sangue di Rom!
Valente compagno di viaggio di Luca Pelosi nell’esecuzione pianistica di questa sera è stato Gabriele Sarandrea, miglior diplomato del Conservatorio “L.Refice” del 2002 e anch’egli con un curriculum di tutto rispetto e che mi piace ricordare essersi anche perfezionato, tra l’altro, con il maestro Charles Rosen al Campus Internazionale di Musica di Sermoneta. La parte intellettuale dei numerosi turisti presenti in questi giorni di festa a Picinisco ha a lungo applaudito, durante e al termine della serata di concerto, le eccellenti interpretazioni con cui i due giovani hanno cercato di esprimersi e di farsi apprezzare per quelli che sono. Che cos’è la musica in fin dei conti? Che cosa se non un dei diversi mezzi “artistici” per essere, apparire ed esistere nel proprio tempo, magari anche con la coltivata speranza di potersi protrarre oltre… Creatività compositiva, interpretazione tecnica e di animus, comunicazione espressiva, godimento… “La musica sono io” non si può mai dimenticare, credo, quello che diceva di sé Arthur Rubinstein e che vale anche per la mia poesia. La vedrei bene in un recital come intermezzo ai brani musicali di un talentoso pianista come Luca Pelosi, dopo il precedente di giugno scorso sulle musiche di “No Concept” di Giovanni Allevi.

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