5th Giu, 2013

Borgo Bainsizza si ricorda di Valentin Timofte, restaurata la sua tomba

Sergio Andreatta per Valentin Timofte (Sermoneta, 2005).

1 – Latina. Incuria sulla tomba del pittore Valentin Timofte

L’arte è un simbolo perché l’uomo è un simbolo (O. Wilde, De Profundis), tutto ciò che passa è soltanto un simbolo (J.W. Goethe, Faust II, Atto V) e, premesso questo, è pertanto un bene che la Comunità borghigiana di Bainsizza non abbia voluto dimenticare uno dei suoi simboli più rappresentativi. E posso dirlo senza remore, da amico, io che l’ho conosciuto nelle sue molteplici dimensioni umane e artistiche: Valentin Timofte è vissuto nella cultura morale di un grande pensiero laico e, tuttavia, amava la semplicità e la modestia della mia campagna al Borgo.

La tomba del pittore e artista rumeno Valentin Timofte morto di cancro nell’inverno del 2005 è stata oggi finalmente risistemata. (Leggi tutto) >

In occasione di una visita al Cimitero storico di Latina per la Commemorazione dei defunti 2012 avevo constatato il suo deterioramento (come in foto 1) per cui avevo scritto un articolo (link: La tomba abbandonata di V. Timofte) con la speranza che qualcuno di Borgo Bainsizza, il centro dove lui sotto il mio coordinamento artistico, in occasione del 60° dell’inaugurazione del Borgo, aveva dipinto nella Chiesa di S. Francesco il Ciclo absidale (8 quadri) del Cantico delle Creature in Terra Pontina e la Morte di Maria Goretti, raccogliesse l’invito ad un suo restauro. Ho ripetuto tale invito al viceparroco e ad un gruppo di fedeli locali in occasione di un’ordinazione diaconale recente al S. Cuore. Il mio appello è stato finalmente accolto da Luigi Gardin e dalla falegnameria/mobilificio Campani che ha provveduto a costruire una nuova croce simile alla precedente. Persone sensibili e squisite che ringrazio.

Un'amica depone un fiore sulla tomba restaurata.

E così oggi, grazie a loro, abbiamo potuto provvedere alla risistemazione del tumulo (foto 2-3) del grande pittore e artista di Bucarest, amico della Comunità di Borgo Bainsizza.   Lui era uno spirito libero, troppe ne avevano provate in gioventù lui e il fratello gemello, egualmente pittore, sotto la dittatura di Ceauşescu, libero il suo pensiero anche dal punto di vista religioso, non cattolico, non ortodosso, forse ateo o forse no.  Eppure quanta spiritualità emana dalle sue opere pittoriche e dai pannelli scultorei della sua Via CrucisSergio Andreatta, RIPRODUZIONE RISERVATA

Tomba ripristinata del pittore Valentin Timofte

 

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