27th Set, 2007

L’appello dei bambini per salvare il mondo

  
A lanciare l’Appello non è, oggi, il Segretario dell’O.N.U. o il Papa ma alcuni bambini italiani di nove anni allarmati per il futuro del Pianeta.
 
 
 

Dove? Alla Scuola primaria C.Goldoni di Latina nel pomeriggio si sono levati in volo tanti palloncini carichi di messaggi e di speranze… No ad una scuola neutra nella quale possa coesistere tutto e il contrario di tutto… E’ il tempo delle scelte educative. E, intanto:”Grazie, a tutti gli uomini di buona volontà!”

 
 

Che cosa c’è di più puro e profumato di un fiore, che cosa più leggero di un volo? Il sorriso garrulo dei ragazzi del mondo, di questi delle classi IV B e C della C.Goldoni, IV Circolo didattico di Latina, che liberano, oggi, i loro palloncini verdi verso il cielo e, avvinti a un filo di speranza, tanti messaggi pieni di riconoscenza. I palloncini, ecco da loro applauditi con sana ingenuità, spinti dal vento dominante volano verso i Lepini e la Semprevisa, vero teatro di fuoco durante gli scorsi mesi estivi. I bambini, si sa, sono gli unici ancora rimasti a coltivare buoni propositi sulla terra, gli unici, tra tante cattiverie e distruzioni, capaci di pensare ancora a qualcosa di positivo. Loro la vita la devono ancora vivere e serve impiantarla, non bruciarla. Allora l’educazione e il contrasto bisogna farli, se non si vuole darla vinta agli incendiari piromani, ai devastatori, agli speculatori, agli approfittatori senza scrupoli, sempre più numerosi. “GRAZIE, POMPIERI!”, “GRAZIE, FORESTALI!”. Grazie, perché spegnete l’odio degli incendi estivi che altri fomentano. Perché ci date… ossigeno! E non v’importa, no, di mettere a repentaglio la vostra stessa vita per il bene della Comunità. Troppe devastazioni ambientali, quest’estate! Eppure nel 2007, sulla linea del tempo e della civiltà, tutti dovrebbero sentirsi, ormai, guadagnati alla causa dell’ambiente che è nostra casa, della natura da proteggere perché ci protegge, a un’idea di cittadinanza planetaria. Ma non è così, non lo è. Quanti interessi non legittimi, furbescamente mascherati, sono in circolazione, basati unicamente sul profitto? Troppe preoccupazioni sull’ambiente sono state suscitate quest’estate da incendi devastanti, distruggenti, assassini per non sentirci agonizzanti e, poi, la più ampia questione, in un contesto globalizzato, del clima minacciato. La vera minaccia è, così, per la nostra stessa sopravvivenza. Ma non è a rischio, oggi, soltanto il bene Terra, è a rischio lo stesso valore dei beni del pensiero costruttivo, della cultura costruttiva, dell’arte, di ogni espressione dell’umanità. No, non possiamo accettare, non posso tollerarlo, di vivere in una scuola neutra nella quale tutto e il contrario di tutto possano coesistere come, purtroppo, accade giornalmente nel panorama politico italiano. La scuola italiana non può più vivere ripiegata su sè stessa, deve dare maggiore attenzione a ciò che accade all’esterno, decondizionare con una pedagogia che deve occuparsi centralmente dell’ambiente. Nella sua dimensione locale e del mondo, bisogna superare la cultura delle formule, delle cose fritte, delle frasi fatte. Con questo spirito i nostri alunni del IV Circolo didattico di Latina, (ma poi voglio sognare “alleati e solidali” tutti, di tutte le scuole d’Italia e del Mondo), guidati dalle ins.ti Simonetta Furlan, anche referente ambientale, Ivana Cosimi, Ida Borrelli, vere anime “verdi”, e Annalisa Bevivino, Elena Boldrini, Alessandra Ferigutti delle IV B-C hanno voluto mettere questo al centro della loro ricerca-azione, del loro itinerario di apprendimento. Su proposta del dirigente scolastico tutte le altre docenti del Collegio hanno posto la questione ambientale nel P.O.F. (Piano dell’offerta formativa) come “core-curriculo”, con l’intenzione di esportare possibilmente l’idea nel Progetto di Rete che coinvolgerà, anche quest’anno, tutte le Scuole del Capoluogo pontino. Questi ragazzi già coltivano, in ambito scolastico, il loro giardino che hanno provveduto ad irrigare durante l’estate, partecipano a varie iniziative in rete con altre agenzie esterne, come è stato per “A Fogliano ritornano le rose”, sviluppano il loro laboratorio di educazione ambientale. Ma tutti si devono poter occupare di questo “ABC dell’ambiente”, tutti oltre loro. Nella “Carta della Terra” c’è scritto, infatti, che:”…Dobbiamo unirci per portare avanti una società globale sostenibile fondata sul rispetto della natura, per i diritti umani universali, per la giustizia economica, e su una cultura di pace”. Per questo principio, non soltanto ideale, ma che vuole essere di responsabilità alle 15 di oggi dal cortile della Scuola Goldoni, diretta da Sergio Andreatta, hanno provveduto al lancio del loro Appello, dei loro messaggi legati a tanti palloncini verdi-speranza… E qualcuno, forse, risponderà… Questa è la loro aspettativa di bene che non bisognerebbe mai… stroncare sotto questo cielo che oggi, pure, emette straordinarie lacrime di pioggia. Con un sincero ringraziamento nel cuore per chi lavora ogni giorno per questi obiettivi e con un sentimento profondo di riconoscenza e di fiducia. A noi adulti si impone, oggi non domani, un atteggiamento rivoluzionario di “eco-sofia”, di coscienza ambientale, di nuova solidale e vitale alleanza tra noi, prima che sia davvero troppo tardi.
Sergio Andreatta
psicopedagogista, dirigente scolastico

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