4th Ott, 2008

S.Francesco, un memoriale a Latina

Insignificanti e inattuali ma non per S.Francesco.

Gli italiani ricordano oggi il loro patrono, S.Francesco d’Assisi si ricordi di noi e ci protegga. Nella Basilica di Assisi tocca al mio Veneto offrire per un anno l’olio per la lampada votiva. E Massimo Cacciari, filosofo laico e sindaco di Venezia, l’accende… Dopo una messa solenne ai Cappuccini di Latina con tante vistose partecipazioni anche in costume dell’epoca, una Corale a interpretare magistralmente brani di penetrante spiritualità e grande classicità francescana, un’alta omelia espletiva tenuta da uno dei più grandi francescanisti del mondo, il mio amico Don Felice Accrocca, il Sindaco della Città, On.le Vincenzo Zaccheo, nelle ombre della sera accende (foto Sergio Andreatta) davanti alla statua la lampada votiva pontina…  sergio-andreatta-accensione-lampada-2008-r.JPG

Qualche anno fa si snodò per le strade cittadine una prima, lunga e vivace, “Marcia della Pace”, da Piazza del Popolo alla Chiesa di S.Francesco, cui partecipammo con gli studenti della C.Goldoni e di tante altre scuole salutati dalla gente ai balconi. Con lancio di fiori a Piazza Moro. C’erano i labari di tutti i 33 Comuni della Provincia. L’iniziativa non è stata più riproposta, non si sa bene perchè in questa comunità  ogni tanto contraddittoria… Intanto ho voluto, nel IV Circolo didattico di Latina (Scuole del Quartiere Isonzo, Borgo Isonzo e Borgo San Michele) che ho l’onore di dirigere ormai da 17 anni, che in coincidenza della ricorrenza si celebrasse anche quest’anno scolastico l’inizio con la tradizione, nostra tradizione educativa, di una cerimonia laico-religiosa che ricordasse il poverello. E non c’entra il proselitismo, c’entra un’opportunità significativa di “costruire educando” che anche un laico positivo come me non può lasciarsi sfuggire. E così gli 800 alunni hanno portato anche doni, per lo più generi alimentari, per gli ultimi, i più poveri della città. Sono tanti e non soltanto stranieri ed extracomunitari. I poveri appartengono al mondo e il mondo e la città a loro, paiono dirci S.Francesco e Teilhard de Chardin. Dobbiamo dare loro un po’ di visibile dignità, restituire i diritti fondamentali e ciò che il cuore di un bambino delle elementari sente è, prima di tutto, di portar loro qualcosa di concreto che li aiuti a sfamarsi, a vivere meglio almeno per un giorno. Una giornata di solidarietà, quindi… Quando, una quindicina d’anni fa, curai la realizzazione artistica del ciclo pittorico su S.Francesco, con gli otto quadri de “Il Cantico delle Creature” di Valentin Timòfte per l’abside della Chiesa di Borgo Bainsizza, invitavo sempre l’amico pittore rumeno a presentare, mano mano che le finiva, le sue grandi tele ai bambini della Goldoni, a illustrargliele. Un’emozione che molti giovani di Latina ricorderanno, non potendole dimenticare per la forza dell’imprinting pittorico. Un’emozione anche da me vissuta direttamente, nell’intreccio della direzione artistica e dei suggerimenti dati alla creazione dell’artista, tanto da sognarmi una notte il Santo stesso che mi veniva incontro e mi abbracciava… Pace e Bene.

Sergio Andreatta

Lascia un Commento

Devi essere loggato per lasciare un Commento.

Categorie