“769. Storie di Pionieri”, 2014
Romanzo storico di Sergio Andreatta, Aurore Ed., Latina, I Ed. dic. 2014, II Ed. marzo 2015, ppgg. 156.
“E’ la storia vera di una famiglia veneta e della sua difficile scommessa per cui nel ’33 migra nella “‘Merica in Piscinara” nel tentativo di sovvertire la sua sorte. E’ il racconto di due generazioni dalla partenza da Paderno del Grappa (Treviso), il paese della pedemontana sfregiato dalla Grande Guerra, all’arrivo al Podere 769 di Borgo Bainsizza (Littoria). Un segmento di saga familiare. Ma qui la casa, per un certo periodo nell’inverno del 1944 sede del Comando Alleato dopo lo sbarco di Anzio, sarà attraversata dalle vicende della guerra e bombardata da uno storch tedesco. Dentro questo racconto rivivono le idealità dell’epoca, i sacrifici per il riscatto della terra, le lotte per guadagnarsi un posto nella nuova società pontina fino alla dissoluzione della famiglia patriarcale, simbolizzata dallo scoppio di un furioso incendio, e alla tragica morte del consigliere comunale Giulio Camillo. Nel momento in cui i veneti-pontini sembrano loro stessi in fuga dalla loro identità, l’Autore si spende con cura per la lingua veneta. Le condizioni storiche sono riprodotte con fedeltà. Le interne situazioni familiari sostenute da continue annotazioni psicologiche. Un racconto-documentario molto interessante su quello che è potuto accadere tra le pareti domestiche di tante famiglie di coloni ma anche per le strade e nella piazza di un Borgo nuovo come tanti. Sergio Andreatta in contemporanea con questo libro ha scritto “Camilla, Missione Esmeraldas”… “Quasi all’improvviso dovevo accorgermi – dichiara così l’Autore – che nei capitoli V e VI di questo libro avevo dato inconsciamente troppo spazio a un racconto che poteva anche godere di una sua autonoma dignità letteraria”. Questo, appunto, è “769”. (Dalla retrocopertina del libro)
Il libro di Sergio Andreatta è come un film neorealista, dove il verismo non viene infiacchito dalle impennate idealistiche dei giovani, una persona a fianco all’ altra, una generazione dietro l’altra, la saga degli Andreatta veneti a Littoria si consuma sulla corte pontina di un podere da riscattare, quasi una terra promessa del XX secolo. E se gli uomini sembrano all’apparenza più forti sono in realtà le donne a dominare la scena, dalla “madona Jia”, alla bellissima e altera “Angina”, alla tormentata Bertilla che sarà pronta, alla fine, per la sua scelta radicale.
“769. Storie di pionieri”, Aurore, dic. 2014, 156 ppgg.la II edizione, aveva avuto la sua prima assoluta nell’ambito delle Manifestazioni per l’82° Natale di Latina, domenica 21 dicembre nella Sala del Circolo Cittadino. Le storie sono quelle che sono e ci mettono anche un po’ a combinarsi fra loro – aveva esordito l’Autore – ma “‘na storia no’ racontàda, a xé ‘na storia desmentegàda”.
Questa è la storia di una scommessa familiare ma anche la storia vera di una Comunità semplice, Borgo Bainsizza, e di un paesaggio umano ormai definitivamente scomparsi. Nelle ultime pagine il libro diventa autobiografia e alla fine denuncia impietosa del disastro ambientale della Valle dell’Astura causato dalla megadiscarica di rifiuti solidi urbani di Via Monfalcone, più nota come discarica del Montello.